Questa storia narra di come una singola pepita d’oro trasformò il mondo.
Tutto ebbe inizio nella prima metà del XIX secolo, quando un uomo molto fortunato trovò alcune scaglie d’oro nei pressi di Coloma, in California.
Questa fatidica scoperta diede il via a quella che oggi è conosciuta come la corsa all’oro californiana, un enorme afflusso di persone in cerca di fortuna che andavano alla ricerca di oro.
🌠 Ma partiamo dal principio...
Chi diede inizio alla corsa all’oro californiana?
Tutto iniziò grazie a un uomo di nome James W. Marshall.
Il 24 gennaio 1848, durante la costruzione di una segheria per conto di John Sutter (di cui vi parleremo in seguito), Marshall scoprì alcune pepite d’oro nell’alveo del fiume American.
All’epoca, in California, erano numerose le voci riguardanti la scoperta dell’oro, perciò nessuno diede credito a Marshall inizialmente.
Ma non appena fu appurato che le scintillanti scaglie erano in oro, Sutter (ingenuamente) chiese agli operai della segheria di mantenere il segreto. Naturalmente, il segreto non durò a lungo.
Ecco cosa disse uno dei lavoratori riguardo ai fatidici eventi del 24 gennaio:
“Arrivò il sig. Marshall con il suo vecchio berretto di lana in mano, si fermò a 6-7 metri dalla fossa ed esclamò: ‘Ragazzi, l’ho trovato!’ Io, che ero il più vicino ma anche il più curioso del gruppo, saltai fuori dalla fossa, mi avvicinai a lui e guardando nel suo berretto vidi 10-12 pezzi di piccole scaglie di quel che in seguito risultò essere oro”.
La notizia della corsa all’oro californiana si diffuse in un baleno: una volta iniziata, fu impossibile fermarla.
Molte persone (prevalentemente uomini) vendettero le proprie case e presero in prestito denaro per mettersi in viaggio verso la California, cariche di speranza. Molti dei nuovi arrivati erano americani, ma la corsa all’oro attirò migliaia di stranieri provenienti da Europa, Australia, America Latina, persino dalla Cina.
Questi uomini, in seguito soprannominati “forty-niners”, erano tutti in cerca di una cosa sola: fare fortuna velocemente.
E, se alcuni riuscirono a guadagnare molti soldi estraendo l’oro, altri diventarono ricchi vendendo cibo, provviste e vestiti ai minatori a prezzi esorbitanti. Tra questi c’era Levi Strauss.
Chi divenne famoso durante la corsa all’oro californiana?
Levi Strauss
Sapete come sono nati i “blue jeans”? 👖Durante la corsa all’oro, Levi Strauss fu tra quelli che si diressero in California per tentare la fortuna.
Strauss non riuscì a fare fortuna attraverso l’estrazione di oro, ma creò un nuovo tipo di pantaloni da lavoro per i minatori.
In origine, questi robusti pantaloni in denim blu erano chiamati semplicemente “tuta da lavoro ad altezza vita”. Oggi sono conosciuti come “blue jeans” o “Levi’s” e sono il simbolo di uno stile casual e della libertà americana.
Mark Twain
🤔 Sapevate che il celebre scrittore, autore del romanzo Le avventure di Huckleberry Finn, si diede alla scrittura in parte perché non riuscì a vivere del suo lavoro come cercatore d’oro?Twain fu uno dei tanti a trasferirsi in California all’apice della corsa all’oro con la speranza di fare fortuna. Anche se non riuscì a trovare molto oro, i suoi racconti legati a quel periodo sono alquanto divertenti:
“Una miniera d'oro è un buco nel terreno con un bugiardo di fianco”, disse Twain a proposito dell’estrazione di oro.
Oggi, per fortuna, non è necessario fare tutti questi sforzi e perdere tutto questo tempo per estrarre l’oro. Per riempire la cassaforte di lingotti e monete scintillanti, è sufficiente trovare un rivenditore d’oro di fiducia.😉Strauss fu tra quelli che utilizzarono l’ingegno invece dei badili per costituirsi un patrimonio nel “Golden State” (lo Stato d’oro). E Twain riuscì a trovare la sua vocazione diventando uno scrittore di fama internazionale.
La corsa all’oro fu un periodo estremamente affascinante, durante il quale molti personaggi, luoghi ed eventi importanti forgiarono la storia degli Stati Uniti.
Ecco 5 notizie sorprendenti che vi aiuteranno a capire l’atmosfera di quel periodo:
1. La corsa all’oro mandò in rovina John Sutter
Si potrebbe essere portati a pensare che la scoperta dell’oro su un terreno di proprietà di Sutter lo abbia reso estremamente ricco. Ma sarete stupiti del contrario...
Accecati dall’avidità, migliaia di cercatori d’oro invasero e distrussero gran parte delle sue terre e molti dei suoi operai lo abbandonarono per andare alla ricerca di oro per conto proprio.
Ironia della sorte, Sutter trascorse il resto della sua vita a cercare di farsi indennizzare dal governo per le perdite subite a causa della corsa all’oro a cui lui stesso aveva dato inizio.
💡I legami di Sutter con la Svizzera
Sutter era un immigrato svizzero fuggito dall’Europa negli anni 1830, lasciandosi alle spalle molti debiti.
Dopo aver viaggiato attraverso l’America settentrionale per svariati anni, si stabilì a Yuerba Buena (l’odierna San Francisco).
Qui fondò l’insediamento della Nueva Helvetia (la Nuova Svizzera) e, nonostante i suoi enormi debiti, offrì una generosa ospitalità a commercianti, cacciatori e immigrati.
Pare che Sutter sia ricordato dagli svizzeri come un “avventuriero” di Burgdorf che abbandonò la famiglia, che si trovò così a dover affrontare l’ira dei creditori.
Ma non tutti ebbero la stessa sfortuna di Sutter. Alcune persone diventarono molto ricche durante la corsa all’oro.
2. In un solo anno, due fratelli estrassero oro per un valore di 1,5 milioni di dollari
I fratelli John e Daniel Murphy arrivarono in Sierra Nevada nel 1848, riuscirono a trovare l’oro nel giro di qualche giorno ed estrassero il metallo prezioso per un valore di 1,5 milioni di dollari in un solo anno (oggi ammonterebbe a 56 milioni di dollari).
La città di Murphys, in California, deve il suo nome a loro. Fu uno degli accampamenti californiani più importanti di quel periodo.
Un altro ignoto minatore avrebbe trovato 17.000 $ di oro in una settimana, ma la notizia non è certa.
3. La corsa all’oro fu dominata da uomini
Delle 40.000 persone arrivate in California agli inizi della corsa all’oro, nel 1849, soltanto 700 circa erano donne.
Non vi sono molte testimonianze della loro partecipazione agli scavi in quanto all’epoca molti ritenevano che lo stile di vita nei terreni auriferi californiani fosse troppo duro per una donna e che i campi d’oro “non fossero posti adatti a una signora”.
Perciò, nelle città minerarie, molte lavoravano come “modelle per artisti” o come “donne di compagnia” nelle sale da gioco, dove servivano da bere e facevano compagnia agli uomini.
Eppure, alcune donne sfidarono il difficile viaggio verso la California in cerca della libertà e della possibilità di vivere in modo indipendente dai componenti maschili della propria famiglia.
Alcune diventarono imprenditrici di successo attraverso la gestione di librerie, saloon e negozi o la redazione di giornali.
4. “Hangtown fry”: un’insolita pietanza nata nel periodo della corsa all’oro
La regola vuole che chi trova dell’oro debba ordinare una “Hangtown fry”.
Si tratta di una frittata cotto nel lardo e farcita con ostriche fritte.
Alla fine del XIX secolo, nelle città minerarie, la “Hangtown fry” era la pietanza preferita dai fortunati minatori che si erano arricchiti di colpo e avevano oro in abbondanza da spendere.🤩
Ancora oggi è possibile ordinarla in alcuni ristoranti di San Francisco.
💡Da dove deriva lo strano nome della “Hangtown fry”?
Alla fine del XIX secolo, Hangtown (l’odierna Placerville) fu utilizzata come base di approvvigionamento per la regione mineraria della California. In origine, la città si chiamava Old Dry Diggins perché i minatori dovevano trasportare terra secca fino all’acqua per estrarne l’oro.
In seguito fu ribattezzata Hangtown (città delle impiccagioni) dopo che, in un giorno, tre fuorilegge vennero impiccati allo stesso albero di quercia bianca gigante…
Alcune zone di San Francisco vennero costruite con le navi abbandonate dai cercatori d’oro
Molti dei primi cercatori d’oro arrivarono in California via nave e pochissimi di loro avevano un biglietto di ritorno.
In poco tempo, il porto di San Francisco si riempì di navi abbandonate dopo che i passeggeri e l’equipaggio si erano diretti nell’entroterra alla ricerca di oro.
Con l’espansione della città di San Francisco, crebbe anche la domanda di legname. Le vecchie navi vennero quindi utilizzate per costruire case, banche, alberghi, saloon, prigioni e altri edifici.
Ancora oggi gli archeologi continuano a scoprire relitti e addirittura intere navi sotto le strade della città.
Insomma, qual è la morale della favola?
La scoperta di pepite d’oro presso la segheria di Sutter nel gennaio del 1848 rappresentò un punto di svolta per la storia del mondo.
Oltre a scatenare la più grande ondata migratoria della storia americana, portò ricchezza e trasformò la vita di centinaia di migliaia di persone.
Per quanto ne sappiamo la corsa all’oro non è mai realmente finita.🤓
Tuttora sono in tanti ad aggiungere oro alle proprie casseforti, la differenza è che non devono estrarlo da soli!Perciò, la prossima volta che decidete di comprare lingotti e monete d’oro, non dimenticatevi di mangiare un bel piatto di “Hangtown fry”!😉
Volete scoprire qualche altro aneddoto sulla storia dell’oro? Date un’occhiata a questi articoli: