Inflazione Italia ed Europa: perché è così alta? Ecco quello che c’è da sapere

The Spotlight

10 minuti di lettura

25 ott 2022

Una cartina dell’Europa a simboleggiare l'aumento dell’inflazione in UE, nel Regno Unito e in Svizzera, innescato dal rincaro dei prezzi dell’energia e dei prodotti alimentari.

Quasi tutte le economie europee sono alle prese con un’inflazione da record innescata dall’aumento dei prezzi dei beni energetici e dei prodotti alimentari. E le cose sembrano destinate a peggiorare prima di iniziare a migliorare.

Ancora una volta, dobbiamo fare i conti con l’inflazione...

A giugno abbiamo pubblicato un articolo SPOTLIGHT per spiegare l’inflazione nei principali paesi europei e le misure adottate dalle autorità locali per farla calare.

Da allora sono successe molte cose: la guerra in Ucraina si è aggravata, l’Europa è sprofondata in una crisi energetica e i mercati sono sempre più volatili...

Ora che l’anno sta per giungere al termine, è ora di fare il punto della situazione sull’inflazione.

Per sapere in che direzione stiamo andando, abbiamo deciso di aggiornare i nostri SPOTLIGHT precedenti aggiungendo alcuni nuovi dati economici e politici.

Analizziamo la situazione relativa all’inflazione in vari paesi, tra cui Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Svizzera.

(Attenzione, spoiler: le cose non sembrano mettersi bene.)

In Italia il tasso di inflazione è in aumento?

Proprio così.

L’Italia ha raggiunto il più alto tasso di inflazione in quasi 37 anni.

A settembre 2022, l’inflazione al consumo della penisola è passata dall’8,4% di agosto all’8,9% su base annua. Secondo l’Istat, ad accelerare maggiormente sono i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona e quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto.

Mario Draghi, Presidente del Consiglio italiano uscente, con la bandiera UE sullo sfondo.
Il Presidente del Consiglio italiano uscente Mario Draghi.

“L’inflazione colpisce soprattutto i segmenti di reddito più bassi e più poveri. Il governo ha speso circa 30 miliardi di euro per ridurre l’effetto dei rincari energetici sulle famiglie più vulnerabili, e ci sono stati anche degli interventi in favore delle aziende”, ha detto Draghi.

Quando Draghi è stato nominato a febbraio del 2021, l’inflazione Italia si aggirava attorno all’1%. A luglio del 2022, al momento delle sue dimissioni, l’inflazione aveva superato l’8%, il che rende le cose difficili per Giorgia Meloni, che gli ha succeduto.

Come la Germania, anche l’Italia dipende fortemente dalla Russia in campo energetico, ed è quindi particolarmente vulnerabile alla guerra in Ucraina.

“Alcuni paesi sono più esposti di altri. Tra i big, l’Italia è esposta quanto la Germania, e forse anche di più, al rincaro dei costi energetici... Si tratta di uno shock commerciale enorme per i consumatori, e significa che l’intero paese diventa più povero”, ha dichiarato Lorenzo Codogno, ex dirigente generale del Tesoro.

E ci vorranno anni prima che il recente accordo tra Italia ed Algeria in materia di forniture di gas dal Nordafrica inizi a dare i suoi frutti.

L’inflazione è in aumento in Francia?

L’inflazione in Francia sembra aver rallentato, ma non lasciamoci prendere dall’entusiasmo.

A settembre i prezzi al consumo in Francia hanno registrato un aumento del 6,2% rispetto a un anno prima, contro il 6,6% di agosto. Questo calo è dovuto principalmente ad alcune scelte politiche, come lo “scudo tariffario” adottato dal governo per congelare i prezzi del gas, mentre il costo della vita continua a salire.

Ma, secondo gli analisti, il rallentamento dell’inflazione non significa necessariamente un calo delle pressioni inflazionistiche sottostanti. Si prevede un aumento dei costi alimentari di circa il 12% entro la fine dell’anno.

Inoltre, le prospettive economiche generali non sono molto migliori: se la crescita economica dovrebbe attestarsi al 2,7% nel 2022, nel 2023 si stima che scenda all’1%.

Gli indicatori economici nei colori della bandiera francese a simboleggiare l’aumento del tasso di inflazione in Francia.

Ma cosa sta facendo il governo per migliorare le cose?

Il presidente francese Emmanuel Macron ha già stanziato circa 25 miliardi di euro per attenuare gli effetti dell’inflazione, e ha in programma l’adozione di nuove misure per stimolare il potere d’acquisto, che vanno dall’aumento delle pensioni minime e degli stipendi dei dipendenti pubblici a sussidi alimentari per i più indigenti.

Siamo assolutamente determinati a combattere l’inflazione e a proteggere i nuclei più poveri dall’aumento dei prezzi del gas e dell’elettricità”, ha dichiarato il ministro delle Finanze Bruno Le Maire.

Ma, secondo gli analisti, le misure potrebbero non essere sufficienti a prevenire l’impatto dei timori legati ai prezzi sulla fiducia dei consumatori, che è già scesa al di sotto dei livelli registrati durante la pandemia e le manifestazioni dei “gilet gialli”.

Dai un’occhiata al grafico che mette a confronto la fiducia dei consumatori in Francia e in altri paesi OCSE tra settembre 2021 e settembre 2022:

Un grafico che mette a confronto la fiducia dei consumatori in Francia (in rosso) e in altri paesi OCSE (in nero) tra settembre 2021 e settembre 2022.
Un grafico che mette a confronto la fiducia dei consumatori in Francia (in rosso) e in altri paesi OCSE (in nero) tra settembre 2021 e settembre 2022. Fonte: OCSE

Come si può vedere, la fiducia dei consumatori in Francia è calata drasticamente verso marzo per poi continuare a scendere nei mesi successivi.

A settembre 2022 è crollata ai minimi dal giugno del 2013: a pesare sulla fiducia della seconda economia europea sono le preoccupazioni relative all’inflazione.

Qual è l’attuale tasso di inflazione in Germania?

Il tasso di inflazione tedesco ha raggiunto il 10% a settembre, un record assoluto!

La bandiera tedesca con banconote da 100, 50 e 20 euro sullo sfondo a rappresentare l’inflazione in crescita in Germania.

L’aumento dei prezzi dell’energia e l’embargo sulle importazioni di energia dalla Russia, da cui la Germania è fortemente dipendente, hanno sferrato un duro colpo all’economia tedesca.

Anche la Germania, per contrastare il rialzo dei prezzi al consumo, e in particolare i rincari energetici, sta pianificando una serie di misure che puntano a ridurre l’impatto sui consumatori.

Queste misure comprendono una riduzione delle tariffe del trasporto pubblico nei mesi estivi, sconti carburante e il rimborso delle bollette del riscaldamento di dicembre 2022 ai consumatori tedeschi.

Eppure, Holger Schmieding, capo economista di Berenberg Bank, ha dichiarato che “lo sconto benzina alla pompa ed altri interventi potrebbero portare ad un ulteriore aumento del tasso di inflazione in Germania nei prossimi mesi”.

E il presunto sabotaggio dello strategico gasdotto Nord Stream non dovrebbe facilitare le cose.

I due gasdotti che collegano Russia e Germania sono al centro di un intrigo internazionale dopo che una serie di esplosioni ha causato quella che potrebbe essere la più grande perdita di gas metano della storia, mettendo fine alla possibilità di utilizzarli per importare il gas russo in Europa nel prossimo futuro.

Il costo della vita è destinato a scendere nel Regno Unito?

Secondo la Banca d’Inghilterra, la situazione non potrà che peggiorare prima di iniziare a migliorare. L’indice dei prezzi al consumo britannico ha raggiunto il 10,01% a settembre, ben oltre l’obiettivo del 2% fissato dalla BoE, alimentando ulteriori timori riguardo al costo della vita che sta attanagliando molte persone.

Nel tentativo di controllare l’aumento dei prezzi, la banca centrale britannica ha innalzato i tassi di interesse ben sette volte dal dicembre del 2021. Ma non sembra essere sufficiente...

Ad aprile, l’inflazione nel Regno Unito ha raggiunto il 9%, il dato più alto in 40 anni, aumentando i timori relativi alla crisi legata all’aumento del costo della vita.

Secondo l’ultimo rapporto dell’Office for National Statistics (ONS), quasi un quarto degli adulti ha dichiarato che il pagamento delle bollette domestiche a marzo è stato “molto difficile” o “difficile” rispetto a un anno fa.

Inoltre, un recente studio condotto da YouGov ha indicato che, dei 2.000 cittadini britannici intervistati, il 42% faticherà a pagare le bollette e quasi il 50% ha dichiarato di conoscere qualcuno che stava facendo fatica.

Per affrontare la crisi, il governo ha adottato una serie di misure, tra le quali un programma che mira ad aumentare le entrate dei nuclei a basso reddito attraverso un incremento una tantum delle prestazioni sociali. Ma le associazioni di beneficenza e di lotta alla povertà hanno criticato le misure, che offrirebbero soltanto un “aiuto temporaneo”.

Il mese scorso Liz Truss è stata nominata premier con l’impegno di rianimare l’economia britannica. In realtà, finora il suo mandato si è ritrovato nello scompiglio con la sterlina crollata ai minimi storici, l’aumento dei tassi sui mutui e il caos del mercato obbligazionario a minacciare la stabilità finanziaria del paese.

E come se non bastasse, gli analisti prevedono altre difficoltà per il Regno Unito: secondo l’FMI, qui l’inflazione resterà alta più a lungo che nelle economie simili. Il tasso di inflazione sarà il più elevato del G7 alla fine del 2023, mentre nell’Eurozona soltanto la Slovacchia dovrebbe avere un tasso superiore.

Sembra che vi sia una tempesta🌩️in arrivo sull’economia britannica...

Perché l’inflazione in Svizzera è così bassa?

Mentre il resto d’Europa è alle prese con il rialzo dei prezzi, la Svizzera sembrerebbe essere stata risparmiata dall’inflazione.

Il tasso di inflazione in Svizzera rimane il più basso d'Europa, ma anche il paese elvetico sembra aver contratto il virus dell’inflazione con i prezzi al consumo che hanno raggiunto il livello massimo in 14 anni a maggio.

Il tasso di inflazione in Svizzera è sceso al 3,3% a settembre, ben al di sotto delle previsioni degli economisti del 3,6%. Ma perché l’inflazione è così bassa rispetto alla zona euro, dove ha raggiunto la doppia cifra?

Ci sono tre differenze principali tra la Svizzera e gli altri paesi:

  • Primo, il franco svizzero. La valuta nazionale svizzera è ampiamente responsabile della stabilità dei prezzi. Il valore del franco svizzero è cresciuto negli ultimi anni: nel 2008 equivaleva a 0,60 €, mentre nell’estate del 2022 era salito a 1,00 €.
  • Secondo, gli affitti non sono indicizzati in Svizzera, quindi non crescono al ritmo dell’inflazione.
  • Terzo, i prezzi dell’elettricità nel paese elvetico fluttuano meno che negli altri paesi. Di conseguenza, i prezzi aumentano ad un ritmo relativamente basso.

Eppure, l’inflazione in Svizzera ha superato l’obiettivo del 2% fissato dalla Banca nazionale svizzera, che spera però che la situazione possa tornare alla normalità nel 2024.

Ma quindi qual è il tasso di inflazione previsto in Europa per i prossimi anni?

Ad oggi, non ci sono indicazioni di un possibile rallentamento dei prezzi.

I prezzi al consumo nell’area euro sono saliti del 10% rispetto a settembre dell’anno scorso e non sembrano destinati a scendere.

“È probabile che l’aumento dei prezzi si aggirerà intorno all’attuale livello fino all’inizio dell’anno prossimo. Poi il tasso dovrebbe cominciare a scendere gradualmente con l’allentamento delle pressioni energetiche”, spiega Maeva Cousin, economista senior di Bloomberg.

Un grafico che mostra che l’inflazione nell’Eurozona dovrebbe persistere nel 2023.
Un grafico che illustra la variazione dei prezzi al consumo nell’area euro tra il 2013 e il 2022.

Nell’area euro, per misurare l’inflazione dei prezzi al consumo, viene utilizzato l’Indice dei prezzi al consumo armonizzato (HICP o Harmonized Index of Consumer Prices). Come si può vedere, è probabile che l’inflazione persista nel 2023.

Perciò, per farla breve, una cosa è chiara:

abbiamo ancora qualche momento difficile da affrontare. Con la riduzione delle forniture di gas all’Europa da parte della Russia, è molto probabile che arrivi la recessione e che l’inflazione persista...

...almeno per un po’.

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