Meglio investire nell'arte o investire in oro?

The Spotlight

15 minuti di lettura

12 ott 2023

Lingotto d'oro PMAP Suisse da 1 chilogrammo e lingotto d'oro PAMP Suisse da 50 grammi su un motivo artistico.

Se stai pensando di investire, l’arte e l’oro sono senza dubbio tra le soluzioni più affascinanti, ma quale scegliere? In questo articolo analizzeremo le differenze principali tra l'investimento artistico e gli investimenti in oro per aiutarti a scegliere l’opzione più adatta ai tuoi bisogni.

La diversificazione è una strategia che consente di distribuire il rischio tra diverse classi di asset in modo da ridurre il rischio complessivo di un portafoglio di investimenti. Investire nell’arte e investire in oro sono due soluzioni di investimento interessanti per diversificare, ma presentano differenze notevoli.

🪙 L’oro ha alle spalle una storia millenaria ed è da sempre considerato un bene rifugio, che mantiene o addirittura accresce il proprio valore anche nei periodi di incertezza economica o di instabilità politica. All’interno di un portafoglio, può quindi essere utilizzato come riparo contro l’inflazione e le turbolenze economiche.

🎨 L’arte, dal canto suo, è un mercato in crescita che attrae per la sua capacità di unire fattori estetici, culturali e finanziari. Oltre alla possibilità di realizzare profitti, possedere un’opera d’arte può essere fonte di grande soddisfazione personale. L’arte rappresenta tante cose insieme: un passion investment, un asset reale e un bene di lusso, ma soprattutto un bene collettivo e identitario da tutelare e valorizzare, che va ad aggiungere una componente di valore culturale al portafoglio d’investimento. [Fonte: Il Sole 24 ore]

Se vuoi scoprire tutto quello che c’è da sapere su queste due tipologie di asset, in modo da prendere decisioni informate e massimizzare i tuoi profitti, continua a leggere il nostro Spotlight. 👇

Investire nell’arte vs. investire in oro: che differenze ci sono?

Questi due tipi di investimenti si distinguono tra loro in molti aspetti. Però, prima di addentrarci nell’analisi delle differenze tra l'arte e l'oro come soluzioni di investimento, è fondamentale chiarire quali siano i tuoi obiettivi finanziari. Ogni investitore ha obiettivi diversi, che possono includere la crescita del capitale, la conservazione del valore dei propri risparmi, la diversificazione del portafoglio, ma anche la passione per l'arte o la numismatica. Quindi, la prima mossa da fare è capire chiaramente cosa vuoi ottenere dai tuoi investimenti e qual è la tua tolleranza al rischio per poter scegliere se investire in arte o comprare oro.

Ora vediamo nel dettaglio quali sono le differenze principali tra investimenti nell’arte e nell’oro.

Liquidità

Un uomo annaffia la moneta da un dollaro.

La liquidità è la capacità di trasformare rapidamente un investimento in denaro contante, senza perdere troppo valore. In altre parole, indica quanto sia facile vendere o convertire l'investimento in soldi pronti all'uso.

La liquidità è un fattore chiave da considerare quando si deve decidere se investire nell'arte o investire in oro poiché determina la facilità con cui si può accedere ai soldi investiti. 💰

L'oro fisico, sotto forma di lingotti o monete d'oro, è noto per la sua alta liquidità: si tratta di un bene molto richiesto, che tende a mantenere il suo valore intrinseco. È relativamente semplice comprare e vendere oro attraverso istituti finanziari e rivenditori specializzati, soprattutto se si possiedono monete o lingotti d’oro di piccolo taglio: questo significa avere la flessibilità di entrare e uscire dal mercato dell'oro in qualsiasi momento.

Il mercato dell’arte, invece, è rinomato per le sue fluttuazioni e la sua illiquidità: se scegli di investire in un’opera d’arte 🖼️, dovrai prepararti a conservarla per anni, forse addirittura decenni. Perciò, se hai bisogno di liquidità immediata, investire in arte potrebbe non essere la scelta migliore. Tuttavia, per gli investitori disposti a pazientare, le opere d'arte possono apprezzarsi notevolmente nel tempo, garantendo rendimenti elevati. Basti pensare al quadro “Orange Marilyn” di Andy Warhol, che nel 2018 si dice sia stato acquistato da Kenneth Griffin per 250 milioni di dollari (nel 1998, Sotheby’s l’aveva venduto per la “modica” cifra di 17,3 milioni di dollari)! 💸

Orange Marilyn di Andy Warhol.
“Orange Marilyn” di Andy Warhol

Rischio

Il rischio è un fattore cruciale per ogni decisione di investimento.

L'oro viene tradizionalmente considerato un investimento stabile e sicuro. Storicamente, infatti, l'oro ha saputo mantenere il suo valore, fungendo da bene rifugio nei periodi di crisi economica. Si tratta, quindi, di un bene tangibile che può proteggere i tuoi risparmi dagli effetti dell'inflazione.

D'altra parte, il mercato dell'arte è conosciuto per la sua natura speculativa. Infatti, il valore di un'opera d'arte non è determinato soltanto da fattori intrinseci (autore, periodo, dimensioni, stato di conservazione, ecc.), ma anche e soprattutto da elementi esterni variabili, come le tendenze del momento, la velocità di scambio, la normativa fiscale e la liquidità sui mercati finanziari, per citarne soltanto alcuni. Questo può portare ad una manipolazione dei prezzi verso l’alto. [Fonte: Il Sole 24 ore]

Tuttavia, la relativa volatilità del mercato dell’arte non è correlata alle fluttuazioni economiche generali. Questo significa che i movimenti di prezzo delle opere d’arte possono essere relativamente indipendenti dai movimenti di borsa, riducendo così il rischio complessivo del portafoglio.

⚠️ Un altro rischio in cui si incorre quando si decide di investire nell’arte è quello di acquistare un falso. Perciò, se non vuoi ritrovarti con un fake, ti consigliamo di effettuare ricerche approfondite e di consultare sempre un esperto del settore prima di comprare un’opera d'arte.

Cura, conservazione e costi di transazione

Una cassaforte sicura.

La conservazione di un investimento fisico, che sia un oggetto d’arte o lingotti e monete d’oro, comporta spese e rischi non indifferenti, che è importante considerare prima di scegliere se investire nell’arte o se investire in oro fisico.

Gli investimenti in oro dovrebbero essere assicurati e conservati in un luogo sicuro, al riparo da eventuali furti. Le soluzioni a tua disposizione sono varie:

  1. Una cassaforte domestica, che però richiede un certo spazio e può avere un costo non indifferente.
  2. Una cassetta di sicurezza in banca 🏦, un servizio oneroso e sempre meno frequente.
  3. Un servizio di custodia presso una società specializzata in metalli preziosi, anche questo non sempre economico (ricorda che con GOLD AVENUE il servizio di custodia è gratuito fino a un certo importo 😉)

Inoltre, non bisogna dimenticare di maneggiare sempre monete e lingotti d’oro con cura, utilizzando un paio di guanti di cotone e conservandoli in una capsula protettiva, in modo da evitare impronte, graffi e segni di usura, mantenendo così intatto il loro valore nel tempo.

Anche le opere d'arte richiedono una cura particolare per preservarne il valore nel corso degli anni: questo significa monitorare le condizioni ambientali (es. mantenere una temperatura costante e custodire l’opera lontano da fonti di calore e umidità) ed effettuare una pulizia periodica. Inoltre, sebbene i furti domestici di opere d’arte siano più rari, è consigliabile disporre di un impianto di allarme e, come per l’oro, di una polizza assicurativa ad hoc.

Infine, non bisogna sottovalutare i cosiddetti costi di transazione, ovvero i costi sostenuti per realizzare uno scambio. Se decidi di investire in oro fisico, dovrai fare attenzione al premio (ovvero le spese logistiche, di produzione e di stoccaggio) ma anche alle commissioni applicate dai rivenditori (con GOLD AVENUE, puoi rivendere i tuoi prodotti in custodia con una commissione dello 0%!). Se invece hai intenzione di investire nell’arte, non dimenticare che i costi di transazione di un’asta possono essere molto elevati, e arrivare addirittura al 35% del prezzo di acquisto (Fonte: Artmakler). 📈

Investire nell’arte e investire in oro: quali sono le implicazioni fiscali?

I vantaggi fiscali dell’oro sono abbastanza conosciuti: in Italia, come nel resto d’Europa, l’oro da investimento è esente IVA e non sono previste tasse né per l’acquisto né per il possesso. In caso di vendita, invece, l’oro è soggetto a tassazione quando la vendita genera una plusvalenza (ovvero un guadagno dovuto al maggior valore di vendita rispetto al valore di acquisto): è la cosiddetta imposta sul capital gain, che attualmente prevede un’aliquota pari al 26%.

Per quanto riguarda la compravendita di opere d’arte, la normativa fiscale italiana è alquanto complessa e si basa su una distinzione fondamentale tra:

  1. Il mercante d’arte, ovvero una persona che decide di acquistare opere d'arte con il fine di rivenderle: in questo caso, la compravendita di opere d'arte rappresenta un'attività commerciale che, se svolta in maniera abituale, produce reddito d'impresa e prevede l’applicazione dell'IVA.
  2. L’investitore speculativo o speculatore occasionale di opere d'arte: si tratta di una persona che compie in maniera saltuaria operazioni di compravendita di opere d'arte e non produce quindi reddito d'impresa. In questo caso i redditi percepiti rientreranno nella categoria dei “redditi diversi”.
  3. Il collezionista privato di opere d’arte, che acquista opere per arricchire la propria collezione d’arte e per il proprio godimento personale. Oltre a non svolgere attività di compravendita in maniera abituale, il collezionista non agisce con il solo scopo di trarre profitto dalla vendita: i redditi non saranno quindi ritenuti imponibili e, pertanto, le plusvalenze realizzate attraverso la vendita delle proprie opere d'arte saranno esenti da imposta.

La tassazione degli investimenti in metalli preziosi e oggetti d’arte può variare in base al paese di residenza e alla situazione personale. Per questo motivo, prima di investire nell’arte o investire in oro, è fondamentale rivolgersi a un consulente fiscale, in modo da massimizzare i vantaggi fiscali ed evitare brutte sorprese.

💡Se vuoi approfondire la questione relativa alla tassazione degli investimenti o altre tematiche legate al mondo della finanza e dei metalli preziosi, non perderti i nostri ultimi articoli Spotlight!

Arte vs. oro: le tendenze di mercato

📊 Capire le tendenze di mercato può aiutarti a prendere decisioni più consapevoli e a pianificare i tuoi investimenti in modo efficace.

Da un’analisi del Sole 24 ore condotta nel 2019, che ha messo a confronto il trend dei prezzi degli artisti italiani più in voga con altri asset reali, come l’oro e gli immobili, è emerso che le opere di qualità e valore superavano il mattone sia a livello nazionale che internazionale, mentre l’oro batteva tutti, anche se di poco.

Un grafico del Sole 24 ore che mostra le tendenze di prezzo del mercato immobiliare, dell’arte e dell’oro
Un grafico del Sole 24 ore che mostra le tendenze di prezzo del mercato immobiliare, dell’arte e dell’oro a livello internazionale tra il 2005 e il 2019. [Fonte: Il Sole 24 ore]

Il rapporto annuale “The Art Market Report 2023” ha sottolineato che l'andamento del mercato dell’arte a livello mondiale presenta alcuni dati interessanti, come il miglioramento degli scambi e dei volumi di mercato. Nel 2022 le vendite complessive di opere d'arte sono aumentate del 3% su base annua, portando il mercato al di sopra dei livelli pre-pandemia. Sebbene questo trend di crescita non sia uniforme e mostri differenze significative a seconda del settore, del paese e della fascia di prezzo, si tratta di un risultato che fa ben sperare chi ha intenzione di investire nell’arte.

Per quanto riguarda l’oro, come si può vedere dal grafico sottostante, negli ultimi 5 anni è cresciuto in maniera pressoché costante. Attualmente, il metallo giallo si trova in una fase ribassista: questo è dovuto a fattori come l’aumento dei tassi di interesse e il rafforzamento del dollaro. Secondo Nicky Shiels, responsabile della strategia metalli presso MKS PAMP, che nel 2022 ha vinto il premio LBMA per la previsione più accurata del prezzo medio dell'oro, a breve termine, l’oro potrebbe ancora scendere un poco” ma uno scenario con la quotazione dell’oro a 3.000 $ a 5 anni e 4.000 $ a 10 anni (ovvero più del doppio del prezzo attuale)non è irrealistico”. 💸

Forse questo potrebbe essere il momento giusto per comprare oro… 🤓 E ricorda, contrariamente a ciò che si pensa abitualmente, l’oro non è un bene riservato ai ricchi!

Grafico di GOLD AVENUE relativo all’andamento del prezzo dell’oro negli ultimi 5 anni (ottobre 2023).
Grafico di GOLD AVENUE relativo all’andamento del prezzo dell’oro negli ultimi 5 anni (ottobre 2023).

Investire nell’arte o investire in oro: conclusioni

In conclusione, scegliere se investire nell'arte o investire nell'oro dipende da una serie di fattori personali e finanziari. Prima di prendere una decisione, è essenziale valutare attentamente questi aspetti e consultare sempre un esperto del settore.

Ecco una serie di elementi da prendere in considerazione:

👉 Liquidità: l’oro è un bene estremamente liquido, quindi facile da comprare/vendere, mentre il mercato dell’arte è noto per la sua illiquidità e potrebbe quindi essere meno adatto per chi vuole poter convertire immediatamente i propri investimenti in denaro contante. Ma un’opera d’arte può apprezzarsi notevolmente nel tempo, garantendo rendimenti elevati a chi saprà aspettare.

👉 Rischio: l’oro è il bene rifugio per eccellenza ed è noto per la sua stabilità e la sua capacità di mantenere il proprio valore anche nei periodi di instabilità. L’andamento del mercato dell’arte tende a non essere correlato ai movimenti di borsa, ma dipende da fattori esterni variabili, quindi maggiormente soggetti alla speculazione.

👉 Sia nel caso dell’oro che dell’arte, non vanno sottovalutati i costi di transazione, cura e conservazione.

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