🥾 Scarponi, vanga e setaccio: questo è ancora l’outfit di coloro che cercano di trovare oro, anche in Italia.
No, non si tratta di una prerogativa statunitense, anche se sul grande schermo sembra così: è possibile cercare - e trovare - oro in molte regioni italiane!
Vediamo insieme non solo dove è possibile trovare oro nei fiumi in Italia, ma anche le regole da seguire se si trovano delle pepite.
Dove cercare oro in Italia: le regioni e i fiumi più promettenti 🇮🇹
Le regioni più apprezzate tra i cercatori d'oro sono senza dubbio quelle del Settentrione. Tra il Piemonte, la Liguria, la Lombardia e il Veneto, i corsi d'acqua offrono la possibilità di sentirsi in piena febbre dell'oro, anche se in pochi lo sanno.
I luoghi dove cercare l’oro in Italia sono i fiumi che scendono dalle Alpi: Ticino, Orco, Elvo e Olba. Conoscere le dinamiche dei corsi d'acqua è fondamentale, per poter individuare le aree aurifere. 🤠
In particolare, il Piemonte si distingue come la terra più fertile per la ricerca d'oro. Le valli che discendono dalle Alpi nascondono svariati giacimenti primari di questo prezioso metallo, creando un terreno ricco di opportunità per gli appassionati cercatori d'oro.
Attualmente, le aree più apprezzate si concentrano per lo più nella zona del biellese, ma è anche possibile cercare oro in Lombardia e in Veneto.
Anche la Toscana si distingue per la caccia all’oro, specialmente nelle zone fluviali e torrentizie dell'Appennino toscano.
In Italia esistono giacimenti d’oro, per esempio sul Monte Rosa, ma sono limitati e non vengono sfruttati appieno, perché il processo di estrazione è costoso e non sempre conveniente. Uno dei più famosi era il giacimento di Furtei, in Sardegna, sfruttato per molti anni e, ancora oggi, problematico dal punto di vista ambientale. (Fonte: Italia Underground)
Per questo, la ricerca del metallo giallo nello Stivale è per lo più un hobby. Questo attira persone di tutte le età e ha radici che affondano nella storia del paese.
Infatti, questa tradizione è strettamente legata alla storia locale, con i segreti del mestiere tramandati di generazione in generazione. Pensa che, durante le grandi guerre, la ricerca dell'oro è stata una fonte vitale di sostentamento per queste comunità.
Come cercare (e trovare!) oro in Italia: alcuni segreti del mestiere da sapere
Se vuoi essere un cercatore o una cercatrice d'oro, individuare la giusta zona aurifera è la prima cosa (e la più importante) che devi imparare a fare.
Per riuscirci, devi conoscere:
- 🪙I flussi delle correnti e delle acque: per cercare oro in Italia, ma non solo, può essere utile analizzare l'azione e il comportamento delle correnti e delle acque durante le piene, sia nel letto che sulle sponde dei corsi d'acqua.
- 🪙La conformazione del letto del fiume: per questo, è necessario studiare la conformazione, il disegno e le geometrie del letto del fiume, anche in relazione alla corrente.
- 🪙I materiali presenti nel fiume e le loro dinamiche: devi anche capire a fondo le dinamiche che muovono i diversi materiali in acqua, comprendendo quali devi ricercare per avvicinarti ad una pepita d'oro! Per esempio, sono normalmente considerate di buon auspicio le zone con grandi concentrazioni di ferro e magnetite nera.
- 🪙Come individuare una “punta”: ovvero un deposito di rocce, minerali e metalli per lo più a lato dei corsi d'acqua. L'individuazione di una "punta" è essenziale per avviare la ricerca aurifera, ed oggi esistono risorse digitali che aiutano in questa parte del processo.
È anche fondamentale avere i giusti strumenti del mestiere, come la batea, che viene utilizzata per setacciare la sabbia e portare alla luce le scagliette d'oro. Vale la pena tenere a mente che nella maggior parte delle regioni sono utilizzabili esclusivamente strumenti manuali!
Ancora oggi, in alcune zone d’Italia, esistono corsi e seminari organizzati da associazioni che si occupano di divulgazione ed insegnamento del lavaggio delle sabbie aurifere, in alcuni casi adatti a tutta la famiglia.
Le caratteristiche delle pepite d'oro che ancora oggi si possono trovare in Italia
Le pepite d'oro, spesso di pochi decimi di grammo e con una purezza superiore al 70%, assumono un volume simile a un nocciolo di pesca.
Originarie delle Alpi, contengono tracce di quarzo idrotermale e talvolta solfuri. Inoltre, presentano spesso delle incrostazioni superficiali, risultato di antichi minerali erosi o alterati chimicamente, come ossidi di ferro e manganese, formatisi durante l'esposizione all'ambiente.
Un hobby o un vero e proprio lavoro?
Cercare oro in Italia, che sia in Piemonte o in Sardegna, vale la pena?
La redditività di questa attività può variare notevolmente. Anche se tutti sperano nel colpo di fortuna, la maggior parte dei cercatori e delle cercatrici lo fa principalmente per il piacere dell'avventura e della scoperta.
Sebbene la redditività non sia garantita, nel corso degli anni sono state fatte alcune scoperte degne di nota in diverse regioni italiane. La pepita d'oro più grossa d'Italia, scovata da Giuseppe Carenzi tra Piemonte e Val d'Aosta, era di ben 50 grammi! (Fonte: Il Gazzettino).
In sintesi, cercare oro nei fiumi del nostro paese è un'attività affascinante, ma difficilmente potrà trasformarsi in una fonte di reddito stabile!
Puoi vendere l'oro che trovi?
Per dirlo in poche e semplici parole: non diventerai ricco o ricca cercando oro in Italia.
Anche i professionisti di solito non riescono a trovare più di 1 grammo al giorno, che attualmente corrisponde a un valore del metallo di meno di 60 euro. Questo valore, però, riguarda l’oro puro: in natura, spesso si trova oro con infiltrazioni e impurità.
Di conseguenza, è probabile che il prezzo di vendita reale sia notevolmente inferiore.
La ricerca dell'oro è quindi soprattutto un hobby entusiasmante, ideale come attività familiare o per una gita con gli amici.
Inoltre, bisogna considerare che, su ogni guadagno, sarà necessario pagare le tasse!
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Cercare oro nativo in Italia: cosa dice la legge
La ricerca dell'oro in Italia segue la normativa della legge n. 1443 del 1927, che ancora oggi regola la proprietà governativa di tutti i beni presenti nel sottosuolo.
Un aspetto interessante è che questa legge non affronta esplicitamente le sabbie aurifere e la caccia all'oro, aprendo la possibilità di cercare oro nei fiumi e nei torrenti.
La raccolta dell'oro è assolutamente vietata in tutte le aree naturali protette, salvo permessi per motivi scientifici.
Inoltre, molte regioni hanno normative ad hoc. Per esempio, nella regione Piemonte la ricerca dell’oro è regolata dalla Legge regionale n. 51 del 4 aprile 1995. Questa limita la raccolta di oro alluvionale a 5 grammi giornalieri per persona, proibisce l'uso di strumenti meccanici ed esplosivi, richiede un'attività principalmente manuale, la copertura delle buche e l'iscrizione gratuita all'albo del distretto minerario per i cercatori d'oro amatoriali.
L'oro come investimento
Se desideri utilizzare l’oro fisico come bene di investimento, cercare oro in Italia non è la scelta migliore. Sarebbe consigliabile acquistare oro da investimento. 🪙
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Per esempio, se il tuo obiettivo è quello di fare un investimento più redditizio, i lingotti d’oro potrebbero costituire la scelta ideale, perché la produzione di monete d’oro richiede tempo, soldi e costi di lavorazione maggiori, e questo si riflette nel prezzo.
Invece, se sei interessato a collezionare monete, devi sapere che queste sono tendenzialmente più facili da vendere in quantità limitate rispetto ai lingotti perché hanno peso e dimensioni inferiori, il che le rende una soluzione particolarmente flessibile.
Insomma, cercare oro nei fiumi d’Italia è un semplice hobby, ma per investire bisogna affidarsi a rivenditori specializzati e seri, proprio come GOLD AVENUE.
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Conclusione: cercare oro in Italia conviene?
Anche se è possibile trovare ancora oggi dell’oro nei fiumi italiani, diventare ricchi in questo modo è quasi impossibile. Nonostante questo, la febbre dell’oro è più viva che mai, perché si tratta di un hobby entusiasmante, all’aria aperta, adatto a tutta la famiglia e relativamente facile da imparare.
I giacimenti d'oro italiani si trovano per lo più nella regione alpina, in particolare in Piemonte, Lombardia e Veneto. Prima di avventurarsi, però, bisogna sempre controllare la normativa locale!
