L’inaspettata invasione russa dell’Ucraina ha avuto pesanti ripercussioni sui mercati di tutto il mondo.
Gli asset di rischio, come azioni e criptovalute, sono crollati, mentre i beni rifugio tradizionali, come oro e metalli preziosi, sono saliti.
Nel frattempo, anche il prezzo del petrolio e di altri beni fondamentali ha subito un’impennata proprio mentre l’inflazione negli Stati Uniti e nell’Unione europea sta galoppando.
Sebbene sia notoriamente difficile prevedere le conseguenze di un tale conflitto, gli analisti temono che il prezzo da pagare possa essere alto, non soltanto per la Russia e l’Ucraina ma anche per l’economia mondiale.
Ma allora quale potrebbe essere la linea di condotta da tenere come investitori e, soprattutto, cosa è meglio fare in questo momento per proteggere i propri risparmi e il proprio portafoglio di investimento?
Ecco un breve excursus del conflitto e alcuni consigli pratici per gli investitori in metalli preziosi.
Guerra in Ucraina: che cos’è successo esattamente?
Questa guerra potrebbe trasformarsi nel più grande conflitto in Europa dopo la Seconda guerra mondiale.
È iniziato tutto con il dispiegamento di 150.000 truppe da parte dello stato russo a distanza di tiro dall’Ucraina, e con l’utilizzo di una retorica sempre più belligerante.
Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto garanzie legali che l’Ucraina non avrebbe mai aderito alla NATO o ospitato i sistemi missilistici dell’organizzazione, concessioni che difficilmente sarebbe riuscito ad ottenere.
E nonostante gli ampi sforzi diplomatici, Putin ha fatto ben poco per allentare le tensioni:
- Il 22 febbraio, Putin ha tenuto un drammatico discorso televisivo seguito dal riconoscimento da parte della Russia della sovranità dei suoi due stati satellite nell’Ucraina orientale.
- Quindi, nelle prime ore del 24 febbraio, Putin si è rivolto nuovamente alla nazione per annunciare una “operazione militare speciale” nei confronti dell’Ucraina, trasformando un lungo stallo diplomatico in una vera e propria guerra.
I combattimenti sono attualmente in corso su tutto il territorio ucraino, compresa la capitale Kyiv, con le truppe russe che cercano di colpire le infrastrutture e posizioni militari strategiche per l’Ucraina.
Con l’evolversi della crisi, gli analisti ritengono che i mercati europei e statunitense saranno probabilmente dominati da una maggiore volatilità.
Conflitto russo-ucraino: quali sono i rischi per gli investitori?
In generale, gli economisti prevedono conseguenze che potrebbero variare da relativamente limitate a estremamente gravi.
Ma il concetto principale è questo: “È un momento di allerta rossa, non soltanto per il meteo. Allerta rossa per i mercati, per l’Ucraina, per i prezzi e le forniture di energia, per l’inflazione e per le catene di approvvigionamento”, ha dichiarato Brian Dennehy, analista finanziario di FundExpert.
Ma analizziamo ciascuna di queste questioni:
Un ulteriore aumento dell’inflazione in Europa potrebbe far salire i prezzi dell’energia
Primo, l’aggravarsi delle tensioni geopolitiche potrebbe portare a un peggioramento dell’inflazione, che è già ai massimi da 40 anni.
Ad esempio, secondo Capital Economics, società di consulenza e di ricerca economica indipendente, lo scenario peggiore vedrebbe i prezzi del petrolio arrivare a quota 120-140 $ al barile.
Poiché la Russia è il maggiore fornitore di gas d’Europa e l’Ucraina ne rappresenta la rotta principale, le tensioni potrebbero far aumentare ulteriormente i prezzi del gas naturale, potenzialmente causando un aumento di 2 punti percentuali dell’inflazione nelle economie avanzate.
E poiché i prezzi dell’energia continuano a salire, l’economia mondiale potrebbe trovarsi ad affrontare la seconda recessione in 3 anni.
Ulteriori turbolenze nella catena di approvvigionamento
L’invasione russa dell’Ucraina potrebbe anche accrescere determinati rischi industriali, nonché aggravare le turbolenze nella supply chain globale.
Il settore più a rischio, nonché l’esempio più evidente, è dato dall’industria automobilistica mondiale.
“La Russia è il maggiore esportatore al mondo di palladio, e questo potrebbe portare a ulteriori turbolenze nella catena di approvvigionamento del settore automobilistico dato che il palladio viene utilizzato per la produzione di marmitte catalitiche”, ha dichiarato Kristina Hooper, responsabile Invesco delle strategie per il mercato globale.
Già prima dell’inizio del conflitto, l’industria automobilistica mondiale stava affrontando una grave penuria di chip. Una penuria che sarebbe costata al settore ben 210 miliardi di dollari di entrate soltanto nel 2021.
E le attuali tensioni geopolitiche non faranno altro che rendere la situazione ancora più complicata.
Fiducia dei consumatori e crescita in calo
Ovviamente, l’aumento dei prezzi e il perpetuarsi del caos nella supply chain non dovrebbero far altro che accelerare il calo della fiducia da parte dei consumatori, il che potrebbe risultare, a sua volta, nel rallentamento della crescita economica.
“A seconda della durata di questa crisi, potrebbe esserci una significativa perdita di fiducia da parte delle aziende e dei consumatori”, ha dichiarato Susannah Streeter, analista senior di investimenti e mercati per Hargreaves Lansdown.
Ecco perché, secondo alcuni analisti, se il conflitto dovesse continuare sarà cruciale stare all’erta, spendere meno e risparmiare di più.
Ian Shepherdson, capo economista di Pantheon Macroeconomics, aggiunge che il rallentamento della crescita è inevitabile: “La fiducia dei consumatori diminuirà ulteriormente ovunque... Il che significa necessariamente una crescita economica più lenta di quanto ci si sarebbe aspettati in Europa, negli USA e in gran parte dei mercati emergenti”, ha osservato.
Ora che abbiamo visto quali sono alcune delle conseguenze più probabili della crisi russo-ucraina, è ora di pensare a come proteggere il proprio denaro e i propri investimenti.
Come proteggere il proprio portafoglio di investimento?
Se è bene non andare nel panico e non affrettarsi a modificare il proprio portafoglio, ecco alcuni step da seguire per proteggere il proprio patrimonio dagli scenari sopra descritti.
Step #1: Valutare la propria tolleranza del rischio
Ciò significa letteralmente accettare di correre meno rischi con i propri investimenti.
A causa della volatilità del mercato, questo potrebbe non essere il momento migliore per dedicare una grossa fetta del proprio portafoglio ad azioni di punta, come quelle di Apple o Netflix, per citarne alcune. Quanto meno è quello che dicono gli analisti di mercato:
“Che ci sia o meno una vera e propria guerra, la strategia più semplice consiste nello scommettere su un’impennata dell’inflazione. Il che significa comprare petrolio e prodotti agricoli, e vendere a scoperto le azioni legate ai beni di consumo e i titoli di crescita USA”, ha dichiarato Yuan Yuwei, hedge fund manager cinese per Water Wisdom Asset Management.
(I titoli di crescita sono quelle aziende per le quali si prevede che le vendite e i profitti crescano più velocemente rispetto alla media del mercato, come ad esempio Amazon.com Inc., Meta, Apple Inc., Netflix, ecc.).
Tuttavia, alcuni economisti avvertono che l’acquisto di commodity di base potrebbe essere altrettanto rischioso, poiché alcuni prezzi, come quello del petrolio, potrebbero rivelarsi molto volatili con un conflitto che coinvolge la Russia, il che potrebbe causare grosse perdite.
In conclusione, poiché, con l’intensificarsi del conflitto russo-ucraino, la maggior parte delle azioni è salita sulle montagne russe, gli economisti sostengono che gli investitori dovrebbero accettare questo livello di volatilità del mercato nei mesi a venire.
Step #2: Assicurarsi di diversificare
Siamo quasi sicuri che conosciate tutti i benefici della diversificazione di un portafoglio: distribuire i soldi in diversi asset e settori, e anche in paesi e regioni diverse, contribuisce a ridurre il rischio di perdite. Questo è particolarmente vero all’interno di un mercato volatile, in cui le perdite possono essere ancora meno prevedibili.
E con i mercati azionari che stanno entrando in un territorio ad alta volatilità, alcuni investitori stanno già pensando di togliere i propri soldi dal mercato per metterli in asset più stabili come i contanti o i metalli preziosi.
Ma se, in teoria, alcuni analisti finanziari concordano sul mantenimento di una parte del proprio portafoglio in contanti, essi mettono in guardia contro una mossa così azzardata:
“Il 50% in contanti può sembrare un’ottima cosa, in teoria. Ma una volta che si esce dal mercato, bisogna prendere la difficilissima decisione di prevedere quando tornarci. Gran parte degli investitori perderanno soldi nel farlo”, sostiene Adrian Lowcock, esperto di fondi indipendente.
E non è tutto. Non bisogna dimenticare che è probabile che l’aumento dell’inflazione eroda una grossa fetta dei propri risparmi in pochissimo tempo.
Ecco perché, in questo genere di situazione, l’acquisto di beni rifugio storici come l’oro e i metalli preziosi può essere una buona opzione per proteggere il proprio patrimonio e diversificare il proprio portafoglio.
Negli ultimi mesi, l’oro è aumentato stabilmente in risposta ai crescenti timori legati all’inflazione in tutto il mondo. Subito dopo l’invasione russa dell’Ucraina, il prezzo dell’oro ha raggiunto un picco annuale di 1.970 $ l’oncia, il che dimostra che il metallo prezioso funge davvero da protezione nei periodi di tensioni geopolitiche.
Secondo l’analista di UBS Giovanni Staunovo, “il protrarsi dell’escalation potrebbe portare l’oro a raggiungere o superare i 2.000 $ l’oncia nel breve termine”, il che significa che la domanda di oro come bene rifugio è alta.
Quindi, fate in modo di scegliere un’opzione adatta a voi e ai vostri obiettivi di investimento, e di scegliere una protezione affidabile contro la maggior parte dei rischi che stanno emergendo a seguito dell’attuale conflitto russo-ucraino.
E adesso?
Nessuno sa come evolverà la guerra in Ucraina, e speriamo vivamente che si arrivi a una de-escalation il più rapida e pacifica possibile.
Ma per quanto riguarda il suo impatto sull’economia, gli economisti ritengono che sarà fondamentale monitorare la risposta globale in generale, e che la reazione della Cina sarà particolarmente importante.
Pechino ha già espresso la propria disponibilità ad aiutare la Russia nell’affrontare le conseguenze finanziarie del suo coinvolgimento militare in Ucraina.
E c’è chi teme che l’onda durto ucraina possa raggiungere Taiwan, con cui la Cina ha rapporti sempre più tesi, infliggendo l’ennesimo colpo di grazia ai mercati globali.
I mercati saranno in grado di reggere il colpo di questo nuovo shock geopolitico?
Gli analisti ritengono che ci sia la possibilità che precipitino ulteriormente, con gravi conseguenze per il patrimonio di aziende e famiglie.
Per ora, non ci resta che aspettare e vedere come evolve la situazione.
Ma per quanto riguarda i vostri investimenti, assicuratevi quanto meno di proteggere appieno i vostri risparmi e il vostro portafoglio di investimento.