Negli ultimi mesi, il gergo finanziario ha visto spuntare una nuova lettera: la lettera K.
Dopo la ripresa a V, a W, a U e a L ...
... ecco la ripresa a K!
La ripresa a K si basa sull’idea che chi possiede la maggior parte degli asset e del reddito vedrà il proprio patrimonio aumentare, mentre chi non possiede asset o ha un reddito basso farà sempre più fatica.
Il seguente grafico mostra chiaramente la differenza abissale nel tasso di occupazione americano tra i posti di lavoro a bassa retribuzione e quelli ad alta retribuzione.
Negli Stati Uniti, il tasso di occupazione per gli stipendi sopra i 60 mila dollari è tornato ai livelli pre-COVID, mentre chi guadagna meno di 27 mila dollari sta ancora faticando.
Questo tipo di ripresa potrebbe avere un impatto sull’oro?
Per farla breve, no.
Semplicemente perché chi acquista oro abitualmente tende a guadagnare più di 60 mila dollari.
E se la maggior parte degli acquirenti d’oro sembrano uscire indenni dalla crisi, è improbabile che la domanda d’oro cali per effetto della ripresa a K.