Acquisto di oro da parte delle banche centrali: cosa si cela dietro all’ultima corsa all’oro?

The Spotlight

5 minuti di lettura

21 feb 2023

Una pila di lingotti d’oro dentro un edificio rappresentante una banca centrale su sfondo verde.

Stiamo assistendo a una nuova corsa all’oro? Scopri i motivi alla base della recente corsa all’acquisto di oro da parte delle banche centrali.

Vediamoli insieme.

Nel 2022, la domanda di oro da parte delle banche centrali ha raggiunto un record storico:

Le banche centrali di tutto il mondo hanno incrementato le proprie riserve auree di ben 1.136 tonnellate, per un valore complessivo di 70 miliardi di dollari! Si tratta del più grande aumento di riserve di oro negli ultimi 70 anni.

In questo articolo, scoprirai:

  • Quali sono i paesi che hanno acquistato più oro nel 2022
  • Cosa li ha spinti ad acquistare così tanto oro
  • Che cosa significa tutto ciò per te

Analizziamo assieme gli ultimi dati forniti dal World Gold Council (WCG).

Quale paese sta acquistando più oro?

una cassaforte contenente lingotti d’oro sulla mappa della Turchia

Si tratta della 🇹🇷 Turchia.

La Banca centrale turca è stata la principale acquirente di oro nel 2022, raggiungendo le 542 tonnellate di riserve ufficiali, il livello più alto mai registrato.

Perché lo ha fatto? Come forse saprai, il livello di inflazione in Turchia ha raggiunto livelli senza precedenti negli ultimi anni, superando l’85% in ottobre per poi rallentare al 64% nel mese di dicembre.

Appare evidente che l’acquisto di una tale quantità di oro ha avuto l’obiettivo di proteggere la fragile economia del paese, confermando il ruolo storico dell’oro come forma di protezione contro l’inflazione.

💡Per saperne di più, leggi il nostro SPOTLIGHT: L’impatto dell’inflazione sulla vita reale: il caso della Turchia.

Anche la Cina 🇨🇳 non è stata da meno, acquistando anch’essa ingenti quantità di oro lo scorso anno.

La Banca popolare cinese ha ripreso l’acquisto di oro per la prima volta dal 2019, aggiungendo 62 tonnellate nei mesi di novembre e dicembre. Si tratta di un dato significativo che ha permesso per la prima volta di superare le 2.000 tonnellate di riserve auree totali.

Avendo accumulato 1.4448 tonnellate tra il 2002 e il 2019, si tratta di dati significativi, considerata la posizione storica della Cina come grande acquirente di oro,” afferma il rapporto del WGC.

Uno dei possibili motivi alla base dell’aumento degli acquisti di oro da parte della Cina riguarda il tentativo di ridurre la propria dipendenza dal dollaro USA.

A seguito di una serie di restrizioni imposte alle aziende cinesi di semiconduttori e di un incidente di un presunto pallone spia cinese, le relazioni tra Pechino e Washington si sono indebolite negli ultimi tempi.

Inoltre, le riserve della banca centrale cinese sono costituite per lo più da dollari USA sanzionabili in qualsiasi momento, come è avvenuto con le riserve russe da parte degli Stati Uniti in seguito all’invasione dell’Ucraina.

Poiché l’oro rappresenta un’opzione sicura e affidabile, è pertanto logico che la Cina voglia diversificare le proprie risorse rapidamente.

💡Chi sono stati gli altri principali acquirenti di oro nel 2022?

🇪🇬 Egitto: 47 tonnellate

🇶🇦 Qatar: 35 tonnellate

🇮🇶 Iraq: 34 tonnellate

🇺🇿 Uzbekistan: 34 tonnellate

🇮🇳 India: 33 tonnellate

🇦🇪 Emirati Arabi Uniti: 25 tonnellate

Riassumendo, i principali acquirenti di oro nel 2022 - la Turchia e la Cina - hanno accumulato le riserve di questo metallo prezioso per due motivi principali:

  • per proteggersi dall’elevata inflazione
  • per diversificare le proprie riserve

Esistono tuttavia altre ragioni alla base dell’acquisto di oro fisico da parte delle banche centrali.

Perché le banche centrali acquistano così tanto oro?

Il WGC ha chiesto alle banche centrali il motivo alla base del loro acquisto di oro nel 2022 e questa è stata la loro risposta:

Una tabella contenente i risultati di un’indagine condotta dal World Gold Council sui motivi per cui le banche centrali continuano ad acquistare oro fisico.
Motivi principali alla base dell’acquisto di oro da parte delle banche centrali: posizione storica (59%), prestazioni in tempi di crisi (39%), riserva di valore a lungo termine/protezione contro l’inflazione (41%), nessun rischio di default (43%), strumenti efficaci di diversificazione del portafoglio (35%), assenza di rischi politici (20%), bene altamente liquido (28%), garanzia collaterale (28%), anticipazione dei cambiamenti nel sistema monetario internazionale (0%), produzione nazionale di oro (17%), strumento politico (9%), aspetto della politica di de-dollarizzazione (0%).

Come si evince, la posizione storica dell’oro, insieme alle relative prestazioni in tempi di crisi rappresentano i fattori più importanti per le banche centrali nella loro corsa all’acquisto dell’oro. Ma cosa significa esattamente tutto ciò?

Analizziamo ciascun aspetto nel dettaglio:

  • Posizione storica: l’oro fisico riveste da sempre un ruolo fondamentale nell’economia mondiale. L’oro è stato alla base di quasi tutte le principali valute fino al 1971, anno in cui gli Stati Uniti misero unilateralmente fine al Gold standard.
  • Nessun rischio di default: a differenza delle obbligazioni e delle valute nazionali, l’oro non dipende da alcun emittente o governo. L’acquisto di oro fisico esclude pertanto qualsiasi rischio associato alla proprietà, eliminando la preoccupazione di ogni possibile furto.
  • Riserva di valore a lungo termine: a differenza di qualsiasi valuta nazionale, che può perdere valore nel tempo a causa di inflazioni o di cambiamenti economici, l’oro è un bene fisico non soggetto agli stessi tipi di fluttuazioni. Sebbene il prezzo dell’oro possa salire o scendere nel breve periodo, ha dimostrato di essere una riserva di valore a lungo termine.
  • Prestazioni in tempi di crisi: l’oro è un bene rifugio che mantiene il proprio valore (o addirittura lo accresce) in caso di crolli di borsa o in periodi di incertezza geopolitica.

💡Scopri di più sulla corsa all’oro delle banche centrali nel nostro SPOTLIGHT: Come funziona l’acquisto di oro da parte delle banche centrali?

Guardando al futuro, è probabile che le banche centrali continueranno a comprare oro nel 2023. È tuttavia difficile prevedere cosa accadrà con esattezza.

In ogni caso, questi nuovi dati indicano un cambiamento di tendenza per quanto riguarda l’oro da parte delle banche centrali rispetto agli anni ‘90 e 2000, quando erano solite vendere grandi quantità del proprio oro ogni anno. Oggi, invece, tendono ad acquistarne di più.

Non sarà forse che le banche centrali sanno qualcosa che noi non sappiamo? 🤔

In ogni caso, che cosa significa tutto questo per te?

pile di monete e lingotti d’oro con una freccia dorata rivolta all’insù su sfondo dorato

In sostanza, una sola cosa: puoi prendere esempio dalle banche centrali e iniziare a costruire il tuo risparmio in oro.

Proprio come le banche centrali, che acquistano oro per proteggere le proprie economie dall’inflazione e dall’incertezza economica, puoi usare i tuoi risparmi in oro per proteggere le tue finanze nel lungo periodo.

Ecco come:

  • Innanzitutto, l’oro è una risorsa finita non interessata dall’inflazione. Ciò significa che il valore dei tuoi risparmi in oro può rimanere stabile nel corso del tempo.
  • In secondo luogo, in tempi di incertezza economica, potresti perdere la fiducia nei confronti delle borse o delle forme di valuta tradizionali. È in questi momenti che l’oro tende ad acquisire più valore, in quanto viene acquistato dagli investitori sotto forma di bene rifugio.
  • Infine, l’oro fisico è un bene tangibile di cui si è fisicamente in possesso. A differenza degli asset digitali o delle azioni, non può andare perso o essere rubato elettronicamente. Come abbiamo già detto in precedenza, la certezza di disporre di un bene fisico che non può essere facilmente sottratto ti darà un senso di sicurezza e di tranquillità.

💡Dai un’occhiata al nostro SPOTLIGHT per scoprire alcuni consigli pratici su come iniziare a risparmiare in oro: Come comprare oro? Guida per principianti, oppure utilizza il nostro Assistente al risparmio.

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