Come funziona l’acquisto di oro da parte delle banche centrali?

The Spotlight

10 minuti di lettura

15 mar 2022

L’acquisto di oro da parte delle banche centrali rappresentato con l’immagine di un edificio di una banca in oro con colonne e un caveau protetto integrato

Nel 2021 le banche centrali hanno continuato a comprare oro, e i paesi emergenti si sono distinti come acquirenti netti fondamentali. Vi state chiedendo perché? Ecco quello che c’è da sapere.

Le banche centrali di tutto il mondo detengono attualmente più di 35 mila tonnellate metriche di oro, ovvero circa un quinto di tutto l’oro estratto fino ad oggi.

Ma cos’è che rende l’oro un asset così indispensabile per le banche centrali?

Analizziamo la situazione nel dettaglio.

Le ragioni principali che spingono le banche centrali a comprare oro

Prima di addentrarci nella discussione, ripassiamo il concetto di banca centrale e le sue funzioni principali.

Una banca centrale è un istituto governativo che sovrintende la politica monetaria di una nazione e ne controlla l’offerta di moneta. Per dirla in maniera semplice, le banche centrali autorizzano la stampa di banconote a corso legale (biglietti cartacei) che trovate quotidianamente nel vostro portafoglio.

Inoltre, una banca centrale detiene le riserve finanziarie di una nazione costituite da valute straniere, metalli preziosi e altri asset.

Soltanto l’anno scorso, la domanda di oro da parte delle banche centrali ha raggiunto livelli record, spingendo le riserve auree ai massimi da quasi 30 anni.

Ma perché le banche centrali vogliono a tutti i costi oro?

In realtà, le ragioni sono più o meno le stesse vostre.

Ecco i due motivi principali:

Motivo #1: Solitamente l’oro va bene nei periodi di crisi

L’oro è un celebre bene rifugio che mantiene il proprio valore (o addirittura lo accresce) nei periodi di incertezza, volatilità delle borse e crisi geopolitica.

Date un’occhiata a questa tabella che mostra l’andamento dell’oro durante i maggiori crac finanziari della storia:

Una tabella che mostra l’andamento dell’oro durante i maggiori crac finanziari della storia e spiega perché le banche centrali comprano oro.
Una tabella che mostra l’andamento dell’oro durante i maggiori crac finanziari della storia.

Come si può vedere, nella maggior parte dei casi il prezzo dell’oro è salito, e le crisi geopolitiche su larga scala non hanno fatto eccezione.

Quando le cose si mettono male sulla scena internazionale, gli investitori (e le banche centrali) cercano di accaparrarsi oro per proteggere i propri asset. E, come sappiamo, un aumento dell’interesse da parte degli investitori si ripercuoterà inevitabilmente sul prezzo dell’oro, spesso arrivando a farlo salire.

È proprio quello che è successo durante i tumulti in Medio Oriente negli anni ‘70 e i bombardamenti della Libia da parte degli USA nel 1986.

Ed è quello che sta succedendo adesso con l’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio del 2022:

La settimana scorsa il prezzo dell’oro ha registrato un nuovo record di 2.068 $, battendo quello precedente dell’estate del 2020, dopo che gli investitori si sono riversati sull’oro in seguito alle crescenti paure per la guerra in Ucraina.

Goldman Sachs prevede addirittura un ulteriore aumento del prezzo dell’oro a 2.500 $ entro la fine dell’anno.

Sembrerebbe quindi che l’oro per le banche centrali sia il gruzzolo per eccellenza:

“Se dovesse collassare l’intero sistema, le riserve di oro forniscono una garanzia collaterale per poter ricominciare. L’oro dà fiducia alla forza del bilancio della banca centrale. Il che apporta una sensazione di sicurezza”, si legge in un rapporto della Banca centrale olandese.

# Motivo 2: L’oro è uno strumento efficace di diversificazione del portafoglio

Un’altra funzione principale dell’oro per le banche centrali è quella di diversificarne le riserve.

Come abbiamo già detto, le banche sono responsabili delle valute dei relativi paesi. Ma, come noto, queste valute possono essere soggette a oscillazioni di valore, a seconda dello stato in cui versa l’economia del paese.

L’oro fisico come strumento efficace di diversificazione del portafoglio rappresentato con l’immagine di un portafoglio di investimento che comprende contanti, azioni, lingotti d’oro e immobiliare.

E, nei momenti di bisogno, le banche centrali potrebbero essere costrette a stampare più moneta per evitare una crisi economica, al costo di svalutare le proprie valute nazionali.

È quello che hanno fatto allo scoppio della pandemia da Covid stampando miliardi di dollari, euro, ecc. per proteggere le proprie economie.

L’oro, invece, è un bene fisico finito la cui offerta non può essere incrementata facilmente. In quanto tale, costituisce una protezione naturale contro la perdita di valore della moneta cartacea.

Inoltre, l’oro ha un rapporto inversamente proporzionale al dollaro, il che significa che quando il dollaro perde valore, tipicamente l’oro aumenta, consentendo alle banche centrali di proteggere le proprie riserve nei momenti di volatilità.

O, per dirla con la celebre frase del banchiere e finanziere americano JP Morgan: “L’oro è moneta. Tutto il resto è credito.”

Certo, sono anche altre le ragioni che spingono le banche centrali a investire nel metallo giallo, come il fatto che l’oro non può fare default o fallire, a differenza di ogni singola banca, società o governo del mondo.

Nel seguente grafico sono riportati i motivi che hanno spinto le banche centrali a comprare oro nel 2021:

Un grafico che mostra i vari fattori che influenzano la decisione delle banche centrali di detenere oro.
Un grafico che mostra la pertinenza dei seguenti fattori nella decisione delle banche centrali di detenere oro.

Come si può vedere, i motivi principali per cui le banche centrali detengono oro sono:

  • la performance dell’oro nei periodi di crisi;
  • la posizione storica dell’oro;
  • l’oro è una riserva di valore a lungo termine.

Nel complesso, questo dimostra che nel 2021, anno segnato dal persistere della pandemia da Covid, dall’aumento dell’inflazione e dal caos nella catena di approvvigionamento, le banche centrali hanno visto l’oro come la migliore protezione.

Ora che conosciamo le ragioni principali che spingono le banche centrali ad acquistare oro, vediamo quanto oro hanno comprato negli ultimi anni.

Come acquistano oro le banche centrali?

Fino al 2009, anno della peggior crisi economica dai tempi della Grande depressione, le banche centrali erano venditori netti di oro, in gran parte per aumentare le proprie dotazioni di asset denominati in dollari, come ad esempio i titoli di Stato USA.

Nel 2009, sull’onda dei timori riguardanti le valute globali e l’incertezza economica, le banche centrali sono passate da venditori netti ad acquirenti netti di oro per la prima volta in 20 anni.

Che cos’è un acquirente netto e un venditore netto?

Un acquirente netto compra più di quanto vende; un venditore netto vende più di quanto compra.

Dal 2010, le banche centrali sono costantemente acquirenti netti di oro (anche se vi sono state varie vendite nette mensili nel 2016 e nel 2020).

L’anno scorso, le banche centrali di tutto il mondo hanno acquistato complessivamente 463 tonnellate di oro, ovvero l’82% in più rispetto al 2020!

Ecco l’elenco dei principali acquirenti di oro nel 2021

Acquisti e vendite nette delle singole banche centrali in tonnellate nel 2021.
Acquisti e vendite nette delle singole banche centrali in tonnellate nel 2021.

Come si può vedere, le economie emergenti come l’India, il Kazakistan e la Bielorussia sono state tra i principali acquirenti di oro e, più di recente, membri dell’UE quali la Polonia e l’Ungheria hanno aumentato regolarmente le proprie riserve di oro. A gennaio del 2016, la Banca centrale europea deteneva il 28% delle proprie riserve in oro.

Tuttavia, gli Stati Uniti rimangono il maggior detentore di oro al mondo, con oltre 8.100 tonnellate, pari quasi al 78% delle proprie riserve straniere complessive.

Dove acquistano oro le banche centrali

L’investimento in oro fisico rappresentato con l’immagine di un cestino della spesa nero pieno di lingotti d’oro puro.

Il metodo più comune impiegato dalle banche centrali per aggiungere oro alle proprie riserve è attraverso i mercati Over-the-Counter (OTC). Ciò significa semplicemente che una banca centrale acquista oro direttamente da una “bullion bank” o da una raffineria di oro riconosciuta a livello internazionale (es. MKS PAMP).

Logo MKS PAMP GROUP

Il secondo modo utilizzato dalle banche centrali per comprare oro è attraverso La Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI). Si tratta di un istituto finanziario con sede a Basilea, in Svizzera, che funge letteralmente da “banca per le banche centrali”.

Infine, le banche centrali possono acquistare oro di produzione locale. Naturalmente, questo metodo viene utilizzato prevalentemente da paesi produttori di oro come la Cina, la Russia, il Canada, ecc.

Ad esempio, vi sono varie banche centrali nel mondo che conducono programmi di acquisto di oro locale, tra cui la Banca centrale delle Filippine e quella della Mongolia. Altre banche centrali come quella russa comprano oro di produzione locale dalle banche commerciali locali.

Lo sapevate che... ?

La maggior parte della banche centrali acquista lingotti Good Delivery (GD), che devono soddisfare determinati standard.

Ad esempio, i lingotti GD devono avere un contenuto minimo di oro del 99,5% e devono pesare tra le 350 e le 430 once.

Gli standard GD sono definiti dalla London Bullion Market Association (LBMA).

La raffineria MKS PAMP è un attore importante del Good Delivery System utilizzato da molte banche centrali. È accreditata dalla LBMA come “good delivery” per l’oro, l’argento, il platino e il palladio, ed è una delle 3 raffinerie a livello mondiale scelte dalla LBMA per cercare di mantenere gli elevati standard del sistema.

Le banche centrali continueranno a comprare oro nel 2022?

Goldman Sachs prevede che la domanda di oro puro da parte delle banche centrali raggiungerà i massimi storici nella seconda metà del 2022: i motivi chiave risiederanno nella situazione geopolitica e nella diversificazione.

L’investimento in oro fisico nel 2022 rappresentato dall’immagine di un missile in oro che spicca il volo.

Ecco cos’ha detto la banca in una nota:

“Entro la seconda metà del 2022 ci aspettiamo che la domanda delle banche centrali raggiunga il tasso annuo record di 750 tonnellate contro le 450 del 2021”.

E voi, pensate di comprare oro quest’anno?

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