5 miti da sfatare sugli investimenti in oro

The Spotlight

3 minuti di lettura

3 ago 2021

Una nuvoletta bianca su sfondo dorato con la scritta “MYTHS VS FACTS” in oro

L’oro è in circolazione fin dagli inizi della civiltà, eppure questo metallo prezioso è circondato da una serie di falsi miti.

Come molti altri asset da investimento, l’oro è da sempre circondato da molti miti.

L’oro ha sicuramente il vento in poppa nella cultura popolare — i film di James Bond non avrebbero avuto lo stesso successo se fossero stati intitolati “Missione bond del Tesoro”, “ETF Eye” o, il nostro preferito, “L’uomo con la pistola di Bitcoin”.

Ma un mito può avere un effetto deterrente per alcuni investitori nella costituzione di un portafoglio in metalli preziosi.

Quindi, giusto per mettere le cose in chiaro, ecco sfatati 5 dei principali miti riguardanti l’oro.

Mito #1: L’oro è rivolto soltanto agli investitori ricchi

Non è vero. Investire in oro fisico non richiede grosse somme di denaro. Anche se abbiamo tendenza a immaginare pile di costosi lingotti d’oro da 1 kg, la maggior parte degli investitori inizia con prodotti più accessibili come lingotti d’oro da 50 g, lingotti d’oro da 1 oz o addirittura lingotti d’oro da 1 g.

Esistono prodotti in oro per qualsiasi portafoglio. Anche con un budget limitato è possibile optare per la strategia DCA e comprare una piccola quantità di oro fisico in lingotti o monete ad intervalli regolari (se non sapete da dove iniziare, potete utilizzare il nostro assistente al risparmio).

Mito #2: L’oro è sopravvalutato

In questo momento, sembra vero il contrario.

Questo mito deriva probabilmente dalle buone prestazioni dell’oro negli ultimi 20 anni.

Con una crescita media annua del 14% della domanda di oro da investimento e la quadruplicazione del prezzo dell’oro in euro, gli investitori più scettici hanno iniziato a chiedersi quanto potesse ancora salire il metallo.

L’anno scorso, la corsa all’oro da parte degli investitori ha spinto il prezzo dell’oro ai massimi storici ad agosto 2020, dimostrando che l’oro aveva ancora dei margini di miglioramento. Ma questo non è bastato a convincere i più scettici del potenziale del metallo.

Ora che la tendenza al rialzo è in crescita, e che gli indicatori chiave come il rapporto S&P 500/oro indicano che l’oro è sottovalutato rispetto alle azioni, potrebbe essere il momento giusto per far crollare questo mito.

Mito #3: L’aumento dei tassi di interesse ha un effetto negativo sul prezzo dell’oro

In questo periodo, si parla molto dell’inflazione e dell’intenzione della Fed di innalzare i tassi di interesse nel 2023.

Sebbene molti continuino a pensare che l’aumento dei tassi d’interesse possa avere un effetto negativo sull’oro, si tratta dell’ennesimo mito da sfatare.

Come abbiamo già detto nei nostri SPOTLIGHT precedenti, i dati storici dimostrano che l’aumento dei tassi di interesse non ha grandi ripercussioni sull’oro: Nel 1973 e 1974, in un momento in cui i tassi stavano aumentando, i prezzi dell’oro sono saliti di oltre il 60%, mentre l’S&P 500 è calato di più del 20%.

Questo dimostra che, in alcune situazioni, l’aumento dei tassi d’interesse potrebbe addirittura costituire un motivo di rialzo per il prezzo dell’oro, in parte perché il primo favorirebbe il ribasso delle azioni.

Mito #4: Non è raccomandabile detenere oro fisico

Agli scettici dell’oro piace dire che l’acquisto di oro fisico è antiquato e che esistono forme alternative per investire nei metalli preziosi, come gli ETF, i future sull’oro e le azioni minerarie.

Ma non è oro tutto quel che luccica, e questi asset legati all’oro comportano dei rischi:

  • Quando si acquista un ETF non si entra in possesso del metallo fisico ma della sua forma cartacea. Ciò significa che, se il detentore del prodotto fisico fallisce o addirittura non dispone del prodotto, si possono subire delle perdite.
  • I future sull’oro richiedono un alto livello di conoscenza del mercato dell’oro e un approccio pratico agli investimenti in oro nel caso in cui il mercato dovesse attraversare una fase di instabilità. Perciò è chiaro che non sono adatti a tutti.
  • Per quanto riguarda le azioni minerarie, anche se il loro prezzo tende a seguire quello dell’oro, esso può anche essere fortemente influenzato da fattori esterni: la normativa locale o nazionale, i problemi nella catena di approvvigionamento, i rischi legati alla concorrenza, problemi tecnici o meccanici e così via.

Perciò, se si vuole possedere oro come bene rifugio, l’acquisto di metalli preziosi fisici rimane l’opzione migliore per gli investitori che vogliono evitare questo tipo di rischi.

Mito #5: È difficile comprare oro e ancora più difficile custodirlo e venderlo

Questo è in parte vero a meno che non si scelga un rivenditore che offre una soluzione di custodia gratuita e sicura e la possibilità di rivendere i prodotti fisici in qualsiasi momento e senza commissioni. 😎

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