La vittoria schiacciante di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi del 2024 ha avuto effetti immediati sui mercati finanziari, portando a un calo iniziale del prezzo dell’oro e a un rafforzamento del dollaro statunitense. Tuttavia, il quadro a lungo termine rimane aperto, con dinamiche che dipenderanno dalle politiche economiche e geopolitiche dell’amministrazione Trump.
L’analisi di Nicky Shiels, responsabile ricerca e strategia metalli di MKS PAMP, fornisce le basi per comprendere le implicazioni di questa vittoria sul mercato dei preziosi, e dell’oro in particolare.
Reazione immediata: perché l’oro è sceso? 📉
Nelle ore successive all’annuncio della vittoria di Trump, i future sull’oro sono scesi del 3%, arrivando a 2.673 $ l'oncia. Il 6 novembre, due giorni dopo le elezioni, il prezzo dell’oro aveva perso addirittura il 5% del proprio valore rispetto all’ultimo record di 2.805 $ registrato la settimana precedente. (Fonte: Investopedia)
Un’analisi di Nicky Shiels mette a confronto le reazioni del mercato dopo le due elezioni di Trump. Nel 2016, il prezzo dell’oro aveva subito un calo simile (-12%) prima di risalire nei mesi successivi. La storia sembra ripetersi, ma con dinamiche amplificate dal contesto attuale.
Questa flessione riflette diversi fattori:
1. Rafforzamento del dollaro statunitense 💲
Il dollaro ha guadagnato oltre l’1,6% rispetto a un paniere di valute principali, riducendo l’attrattiva dell’oroper gli investitori internazionali. L’oro, infatti, è quotato in dollari, e quando la valuta americana si rafforza, il prezzo dell’oro diventa meno interessante per chi compra in altre valute.
"La forza continua del dollaro potrebbe gravare sulle azioni internazionali, in particolare sui mercati emergenti, e sulla maggior parte delle materie prime. Platino, oro e argento sono le materie prime con la correlazione più negativa rispetto al dollaro."
Adam Turnquist, responsabile della strategia tecnica presso LPL Financial
2. Aumento dei rendimenti obbligazionari 📈
Il rendimento dei Treasury a 10 anni è salito di 17 punti base, allontanando gli investitori dagli asset che non offrono rendimenti, come il metallo giallo, che risultano quindi meno attraenti.
3. Liquidazioni post-elettorali 💰
Una volta accertata la vittoria elettorale decisiva di Trump, gli investitori che avevano accumulato oro come copertura contro l’incertezza pre-elettorale hanno venduto per capitalizzare i guadagni, seguendo la classica dinamica del “sell the fact”.
🇺🇸 Per saperne di più sulle dinamiche storiche del rapporto tra oro ed elezioni USA, leggi il nostro precedente articolo Spotlight.
Le opportunità per gli investitori a lungo termine
Nonostante la recente flessione del prezzo dell’oro, gli esperti rimangono ottimisti, percependo ancora solide opportunità per gli investitori con una visione a lungo termine.
"Gli investitori rialzisti a lungo termine o quelli rimasti in attesa dovrebbero mantenere la rotta: sì, i prossimi 50 $ potrebbero essere al ribasso. Anche i prossimi 100, forse. Ma i prossimi 500 non saranno al ribasso."
Nicky Shiels, responsabile ricerca e strategia metalli per MKS PAMP
Questo significa che, anche se il prezzo dell’oro potrebbe subire ulteriori cali nel breve periodo, le prospettive di crescita a lungo termine rimangono solide. Storicamente, l’oro si è dimostrato una riserva di valore affidabile in contesti di inflazione e instabilità economica, rappresentando un’opportunità per chi cerca di diversificare i propri investimenti e proteggersi dai rischi macroeconomici.
Politiche di Trump: cosa aspettarsi per l’oro in futuro?
Nonostante la flessione iniziale, le prospettive a lungo termine per l’oro dipendono in larga misura dalle politiche economiche, fiscali e monetarie che l’amministrazione Trump adotterà.
Quali sono le politiche di Trump che potrebbero favorire un aumento del prezzo dell’oro?
Alcune delle politiche annunciate da Donald Trump potrebbero rivelarsi positive per l’oro:
1. Politiche inflazionistiche
Trump ha annunciato una serie di politiche espansive, tra cui dazi universali e una maggiore spesa pubblica, che potrebbero alimentare l’inflazione e creare un contesto favorevole per l’oro.
I dazi proposti dal presidente eletto su Paesi come Messico e Cina, pur aumentando i costi per i consumatori americani, potrebbero rafforzare l’attrattiva dell’oro come copertura contro l’inflazione.
Storicamente, il prezzo dell’oro tende a salire nei periodi di inflazione elevata, come dimostrato nel 2020, quando l’aumento dell’indice dei prezzi al consumo coincise con un massimo storico del metallo prezioso, e negli anni ’80, durante un’inflazione record del 13,5%. Sebbene queste politiche possano gravare sui bilanci familiari, rappresentanoun’opportunità per gli investitori in metalli preziosi. (Fonte: Money.com)
2. Pressioni sulla Federal Reserve 🏦
Trump ha storicamente esercitato pressioni sulla Federal Reserve per mantenere bassi i tassi d’interesse. L’oro potrebbe trarre beneficio dagli eventuali tagli dei tassi attesi entro il 2025.
Inoltre, le politiche fiscali trumpiane tendono ad indebolire il dollaro, potenzialmente favorendo il metallo prezioso.
3. Tensioni geopolitiche 🗺️
La vittoria di Trump potrebbe avere implicazioni significative sul panorama geopolitico globale. Il presidente eletto ha criticato apertamente il sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina e si è impegnato a mediare un accordo tra Zelensky e Putin. Sebbene un ipotetico accordo possa ridurre i rischi geopolitici, le eventuali concessioni territoriali a favore della Russia lascerebbero l’Europa in una posizione più fragile e precaria, aprendo la porta a conflitti simili in futuro. Inoltre, il ritiro degli Stati Uniti da un ruolo di leadership globale potrebbe creare un vuoto, alimentando ulteriori instabilità regionali. Come osserva Shiels, questa situazione complessiva è favorevole per l’oro, che tende a beneficiare dell’incertezza geopolitica e dei conflitti regionali.
Quali politiche di Trump potrebbero frenare la crescita del prezzo dell’oro?
Altre politiche potrebbero essere meno rialziste per il mercato dell’oro e dei metalli preziosi in generale:
1. Politiche di crescita economica 📈
Con il suo approccio pro-business e il focus sulla crescita economica, Trump potrebbe spingere gli investitori a preferire le azioni rispetto ai beni rifugio come l’oro. Le politiche orientate alla riduzione delle tasse per le imprese e alla promozione di un clima favorevole agli investimenti potrebbero incrementare l’attrattiva dei mercati azionari, riducendo temporaneamente la domanda di metalli preziosi.
2. Politiche in materia energetica 🛢️
L’obiettivo di Trump di rafforzare l’indipendenza energetica degli Stati Uniti, ad esempio attraverso il sostegno alla produzione interna di combustibili fossili, potrebbe incentivare investimenti in settori diversi dall’oro. Una maggiore autosufficienza energetica e i conseguenti benefici economici potrebbero spingere ulteriormente gli investitori verso asset legati alla crescita economica, riducendo il ruolo dell’oro come bene rifugio.
🔎 Quali sono le previsioni a lungo termine per l’oro?
Le prospettive a lungo termine per l’oro rimangono solide, sostenute da una combinazione di fattori strutturali e macroeconomici. Dopo le elezioni, la Federal Reserve ha ripreso le sue decisioni di politica monetaria, con un nuovo taglio dei tassi di interesse di 25 punti base deciso il 7 novembre. Si prevede che ulteriori riduzioni proseguiranno fino al 2025, supportando il mercato dell’oro e dell’argento.
Oltre ai tagli dei tassi, la domanda delle banche centrali per l’oro rimane elevata, soprattutto da parte di Paesi che cercano di ridurre la loro dipendenza dal dollaro. Secondo il World Gold Council, il 29% delle banche centrali prevede di aumentare le proprie riserve auree, il livello più alto dal 2018.
Le pressioni inflazionistiche a lungo termine, insieme al debito globale in crescita, alle politiche monetarie espansive e ai problemi nelle catene di approvvigionamento, potrebbero contribuire a sostenere il prezzo dell’oro. Mentre l’inflazione erode il potere d’acquisto, l’oro continuerà a fungere da bene rifugio per gli investitori.
Anche se il mercato dell’oro potrebbe rallentare leggermente rispetto alla recente traiettoria rialzista, il trend generale rimane positivo. L’argento, in quanto metallo prezioso industriale, potrebbe addirittura superare l’oro in termini di performance, beneficiando di un contesto economico in espansione. 🥈
In definitiva, il mercato dell’oro e dei metalli preziosi in generale, reagirà, sì, alle politiche della nuova amministrazione statunitense, ma sarà anche influenzato da fattori macroeconomici globali, che ne determineranno l’andamento nei prossimi mesi e anni.
Conclusioni
La vittoria di Trump segna un momento cruciale per il mercato dell’oro. Sebbene la reazione iniziale sia stata negativa, le politiche inflazionistiche e il contesto geopolitico suggeriscono che il metallo prezioso rimanga un asset fondamentale per gli investitori a lungo termine, e che il mercato rialzista dell’oro possa continuare, sebbene con una traiettoria meno marcata.