Come contrastare l’inflazione: l'esempio delle banche centrali

The Spotlight

10 minuti di lettura

14 giu 2022

Per combattere l'inflazione come le banche centrali, un uomo raffigurato tiene in mano una moneta e uno scudo per proteggersi dall'inflazione rappresentata da frecce rosse che rimbalzano sullo scudo.

Le banche centrali si stanno affrettando ad alzare i tassi di interesse per combattere l’aumento dei prezzi al consumo in Europa. Ecco quello che possiamo imparare da loro riguardo alla lotta contro l’inflazione.

Con i prezzi al consumo alle stelle quasi ovunque, le banche centrali stanno adottando una serie di misure per cercare di tenerli sotto controllo.

C’è qualcosa che possiamo imparare dalle banche centrali per proteggerci dall’inflazione?

In effetti sì, un bel po’ di cose.

Vediamo quali sono.

Come si proteggono le banche centrali dall’inflazione in Europa?

Le banche centrali fanno sostanzialmente due cose:

  1. Aumentano i tassi di interesse: quando l’inflazione è troppo alta, le banche centrali alzano i tassi di interesse per rallentare l’economia e far scendere l’inflazione.
  2. Acquistano oro: secondo un recente sondaggio, dati i crescenti timori riguardanti una possibile crisi finanziaria globale, le banche centrali continueranno a comprare oro nel 2022.

Come vedremo in seguito, è esattamente quello che hanno fatto finora le banche centrali europee.

💡Ma prima di tutto, ecco un piccolo promemoria:

Che cosa sono i tassi di interesse e in che modo aiutano a controllare l’inflazione?

Quando si parla dei tassi di interesse delle banche centrali, s’intende il tasso di interesse al quale la banca centrale di un paese presta soldi alle banche nazionali, ovvero alla vostra banca, spesso sotto forma di prestiti a breve termine.

Alzando i tassi di interesse, le banche centrali puntano a scoraggiare i prestiti e incoraggiare il risparmio, il che tende a rallentare l’economia e a far scendere l’inflazione.

Leggete il nostro SPOTLIGHT per saperne di più sui tassi di interesse delle banche centrali.

Ma ora vediamo in che modo la Banca centrale europea (BCE), la Banca nazionale svizzera e la Banca d’Inghilterra si stanno occupando dell’inflazione.

Dopodiché vedremo cosa possono insegnarci le banche centrali europee su come prepararsi all’aumento dei prezzi al consumo.

A luglio la BCE aumenterà i tassi di interesse per la prima volta in 11 anni

La sede della Banca centrale europea e il simbolo dell’euro rappresentano la lotta all’inflazione da parte della BCE.

Dopo un decennio di inflazione debole, l’Eurozona è attualmente alle prese con l’aumento dei prezzi più marcato dalla creazione dell’euro nel 1999.

Durante una riunione tenutasi lo scorso 9 giugno, la BCE ha descritto l’inflazione come una “sfida maggiore” che si è “ampliata e intensificata” nei 19 paesi in cui è in uso l’euro.

Ecco la dichiarazione: “Il Consiglio direttivo intende innalzare i tassi di interesse di riferimento della BCE di 25 punti base con la riunione di politica monetaria di luglio... Il Consiglio direttivo si attende un nuovo aumento dei tassi di riferimento a settembre”.

Promemoria: l’inflazione annuale in Europa ha raggiunto l’8,1% a maggio, il livello più alto mai registrato dal 1997.

La Banca d’Inghilterra ammette che non potrà impedire all’inflazione di raggiungere il 10%

La Banca d’Inghilterra che combatte l’inflazione rappresentata da monete e banconote in sterline.

Da dicembre, la Banca d’Inghilterra (BoE) ha già approvato quattro aumenti dei tassi di interesse.

Ma questo non sembra aver fermato l’aumento dell’inflazione...

L’inflazione nel Regno Unito si è impennata al 9% in aprile, dopo aver raggiunto il 7% a marzo, e si prevede che arrivi al 10% entro la fine del 2022.

È estremamente difficile prevedere un’inflazione al 10% e dover dire che non c’è molto che possiamo fare al riguardo”, ha dichiarato il governatore della BoE Andrew Bailey.

Il governatore punta il dito contro gli effetti della guerra russo-ucraina che, a suo parere, la banca centrale non avrebbe potuto prevedere.

La Banca nazionale svizzera sotto pressione per l’aumento dei tassi di interesse

Una fotografia della sede della Banca nazionale svizzera con la bandiera svizzera a rappresentare la lotta del paese elvetico contro l’inflazione.

La Banca nazionale svizzera (BNS) sta ricevendo pressioni affinché aumenti i suoi tassi di interesse, attualmente a -0,75%, il tasso più basso al mondo.

A maggio, l'inflazione svizzera ha raggiunto il livello più alto in quasi 14 anni, ma pare che la BNS non abbia fretta di aumentare i tassi.

Il 16 giugno, la BNS pubblicherà il nuovo aggiornamento della sua politica, che prenderà in considerazione l’impatto dell’aumento dei tassi di inflazione in altri paesi.

Ovviamente, analizzeremo e prenderemo in considerazione l’impatto del forte aumento dell’inflazione globale sulla Svizzera”, ha dichiarato il presidente della BNS Thomas Jordan.

L’inflazione svizzera rimane molto più bassa di quella degli Stati Uniti e dell’Eurozona.

Come già detto in precedenza, c’è ancora una cosa che faranno le banche centrali quest’anno per proteggere le proprie economie dall’inflazione:

Le banche centrali continueranno a comprare oro nel 2022

Proprio così.

Le banche centrali di tutto il mondo continueranno ad aggiungere oro alle proprie riserve per proteggersi dai crescenti problemi economici, tra cui l’inflazione.

Ecco cosa dice il nuovo rapporto annuale del World Gold Council:

“Di fronte alle crescenti sfide dell’ambiente economico e geopolitico, è probabile che la domanda di oro da parte delle banche centrali rimanga forte, grazie alle sue qualità di bene rifugio e di protezione dall’inflazione che tendono ad incrementare il fervore delle banche centrali per l’oro”.

Basta osservare il seguente grafico:

Nel 2022 le banche centrali di tutto il mondo si sono confermate acquirenti netti di oro, a riprova del fatto che il metallo rimane il bene rifugio per eccellenza in tempi di inflazione galoppante e incertezza economica.
Questo grafico mostra che le banche centrali si sono confermate acquirenti netti di oro nel 2022 e che le loro riserve sono tornate ai livelli degli anni ‘90 dopo aver toccato il fondo nel 2008.

Come si può vedere, le banche centrali hanno acquistato 19,4 tonnellate di oro ad aprile, confermandosi acquirenti netti* nel 2022.

*💡Nel caso vi foste dimenticati cosa significa acquirente netto, potete leggere il nostro SPOTLIGHT: Come funziona l’acquisto di oro da parte delle banche centrali?

Quindi cosa possiamo imparare dalle banche centrali su come contrastare l’inflazione crescente?

Sostanzialmente, due cose:

Pianificare le spese è uno dei modi più efficaci per proteggersi dall’inflazione

Stabilire un budget costituisce un buon primo passo verso la sicurezza finanziaria. Pur non risolvendo le questioni pecuniarie, offre un piano di azione per gestire un’economia inflazionata e l’aumento dei tassi di interesse.

La pianificazione delle spese si basa su due concetti molto semplici: bisogni e desideri. I bisogni primari comprendono l’alloggio, il trasporto, il cibo e l’elettricità. I desideri, invece, includono mangiare fuori o avere Netflix.

Potrà sembrare ovvio ma, per chi non ha mai monitorato le proprie spese mensili, vedere quanto si spende ogni mese per le varie voci potrebbe rivelarsi molto istruttivo.

Ecco alcune azioni concrete che si possono intraprendere nell’immediato:

  • Negoziare tariffe migliori per le spese ricorrenti, come gli abbonamenti e i premi assicurativi. Basterà chiedere uno sconto o dire che avete trovato un’offerta migliore altrove.
  • Evitare gli acquisti impulsivi. Nel 2022, meglio non comprare una macchina nuova, a meno che quella che avete stia letteralmente cadendo a pezzi.
  • Pagare i propri debiti. Con l’aumento dei tassi di interesse, la cosa migliore da fare è ripagare i propri debiti prima di farsi sommergere dal pagamento di interessi più alti. Nel limite del possibile, sarebbe meglio pagare prima i debiti con i tassi di interessi più elevati.

Proteggere il proprio patrimonio con il risparmio in oro.

Proprio come le banche centrali, che continuano ad acquistare oro per proteggere le proprie economie dall’inflazione e dall’incertezza economica, è possibile iniziare a costituirsi un risparmio in oro per proteggere le proprie finanze nel lungo periodo.

Come dice Warren Buffett: “Se possiedi un’oncia d’oro per l’eternità, alla fine avrai sempre quell’oncia”.

E anche se Buffett, famoso scettico dell’oro, la vede come una cosa negativa, noi – con tutto il rispetto – non possiamo che dissentire.🙂

Per noi, infatti, questo è uno dei punti di forza dell’oro: l’oro è un asset fisico dal valore intrinseco che difficilmente scenderà mai a zero... A differenza della moneta cartacea, di alcune azioni o delle criptovalute.

In altre parole, se il prezzo dell’oro sale per via dell’inflazione, quell’oncia varrà molto di più alla fine dell’eternità, per dirla con le parole di Buffett, ma ovviamente è possibile vendere ben prima di quella data. E, nel frattempo, proteggerete il vostro patrimonio grazie al valore intrinseco dell’oro.

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