Fin dagli albori della nostra civiltà, l’oro occupa un posto di rilievo nell’economia globale. Anche se oggi non è più direttamente collegato alle valute, questo metallo prezioso continua ad esercitare una grande influenza nel circuito economico e nei mercati finanziari.
In questo articolo vedremo insieme perché l’oro è considerato un bene rifugio, le sue interazioni con i mercati finanziari, l'inflazione e le banche centrali, ma anche la sua utilità nel diversificare un portafoglio di investimenti.
L'oro, un bene rifugio senza tempo anche in caso di turbolenze nei mercati finanziari 🌟
Dall'antico Egitto agli imperi moderni, l'oro ha accompagnato da sempre la nostra società, non solo come moneta, ma anche come simbolo di potere e prestigio.
Da sempre, oro e mercati finanziari, banche ed economia in generale sono in stretta connessione.
Infatti, oltre al suo valore estetico, l’oro è un bene che non può essere stampato a piacimento, a differenza di altre forme di moneta. Si tratta di un bene “scarso”, che dipende dalle riserve auree, e di un bene rifugio.
🪙 Cosa si intende per bene rifugio?
L’oro ha alle spalle una storia millenaria ed è da sempre considerato un bene rifugio, ovvero un asset che riesce a mantenere (o ad accrescere) il proprio valore anche nei periodi di incertezza economica o di instabilità politica. In altre parole, è su questo bene che puntano gli investitori per proteggere la propria ricchezza quando i mercati diventano volatili, il mercato delle azioni crolla o l’inflazione aumenta!
Questo è in parte il motivo per cui nel corso degli anni molti economisti ed esperti finanziari hanno sottolineato l’importanza dell’oro come barometro economico.
La relazione tra oro e azioni nei mercati finanziari
Conosci il detto popolare nel mondo finanziario: "Per comprendere la direzione del vento, guarda l'oro"? In effetti, il valore dell’oro fornisce spesso indicazioni fondamentali sulla salute generale dei mercati finanziari.
Storicamente, il prezzo dell’oro è spesso aumentato durante i periodi di recessione economica o di crisi finanziaria. Quando i mercati azionari crollano o l’inflazione aumenta, gli investitori cercano modi per proteggere il proprio capitale e l’oro è la loro scelta preferita.
Insomma, quando le cose si mettono male, gli investitori (ma non solo, anche le banche centrali) cercano di comprare oro per mettere al sicuro i propri asset.
Questo maggior interesse ha, di conseguenza, un effetto sul prezzo dell’oro, che tende a salire.
👉Per esempio, basta guardare al prezzo dell’oro durante i tumulti in Medio Oriente negli anni ‘70 e i bombardamenti della Libia nel 1986.
Al contrario, quando le economie sono in forte espansione e i mercati azionari registrano rendimenti elevati, l’attrattiva dell’oro potrebbe diminuire. È più probabile che gli investitori cerchino asset ad alto rendimento piuttosto che proteggersi dalla volatilità.
La relazione tra oro e inflazione
L’oro è storicamente visto come un’ancora di salvataggio dall’inflazione. Infatti, quando i prezzi salgono, il valore reale delle valute tende a diminuire, ma non quello dell’oro.
L’oro, quando cresce l’inflazione, ha la tendenza a mantenere stabile il suo valore.
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Perché l’oro funge da protezione contro l’inflazione?
- Per la sua natura: a differenza della valuta fiat, la quantità di oro a nostra disposizione è limitata. La sua intrinseca scarsità lo protegge da massicce svalutazioni.
- Per il suo valore: l'oro è stato utilizzato come misura di valore per millenni. Infatti, anche se il costo di beni e servizi aumenta, il peso dell’oro necessario per acquistare tali beni rimane relativamente stabile nel lungo termine.
- Per l’aumento della domanda durante l’aumento dell'inflazione: quando gli investitori anticipano o osservano un'inflazione elevata, molti si affidano all’oro per preservare il proprio potere d'acquisto.
- Per il suo ruolo chiave nella diversificazione del portafoglio: l'oro, in quanto asset non correlato ai mercati azionari tradizionali, può fornire protezione in scenari di inflazione elevata in cui altri asset potrebbero sottoperformare.
Oro e mercati finanziari: il ruolo delle banche centrali
Quando si tratta di comprendere il rapporto tra oro e mercati finanziari nell’economia globale, è importante guardare alle istituzioni che in gran parte modellano i nostri sistemi finanziari: le banche centrali.
Queste istituzioni, spesso viste come guardiane della stabilità economica, detengono significative riserve auree.
Le banche centrali stanno attualmente acquistando considerevoli quantità di oro, con la Cina in testa, secondo il World Gold Council (fonte). Questo trend fa parte di una più ampia transizione per allontanarsi dalle riserve in dollari, alimentata anche da preoccupazioni riguardo all'inflazione e all'incertezza economica.
Il World Gold Council prevede che gli acquisti annuali totali di oro da parte delle banche centrali possano superare nel 2023 il record dell'anno scorso.
Finora, per dare qualche numero, le banche centrali hanno acquistato 800 tonnellate di oro nel corso di quest'anno (+14% rispetto al 2022), e la Cina da sola ha contribuito con 181 tonnellate, portando il totale detenuto dalla sua banca centrale a 2.192 tonnellate. Questo aumento degli acquisti riflette una tendenza più ampia a diversificare le riserve rispetto al dollaro statunitense, un trend accentuato dalle preoccupazioni geopolitiche e dall'aumento dell'inflazione a livello mondiale.
Perché le banche centrali comprano e conservano oro?
- 🪙Fiducia e credibilità: l'oro è sempre stato sinonimo di ricchezza e stabilità. Detenendo oro, le banche centrali dimostrano di possedere una riserva di valore tangibile, rafforzando così la fiducia nella valuta che emettono.
- 🪙Diversificazione: proprio come i singoli investitori diversificano i propri portafogli, le banche centrali diversificano le proprie riserve per ridurre al minimo il rischio. L’oro, non essendo correlato agli asset finanziari tradizionali, permette una maggior diversificazione.
- 🪙Protezione dalle crisi: l'oro può fungere da ancora di salvezza in tempi di crisi economica o finanziaria, poiché generalmente mantiene il suo valore o addirittura lo accresce.
Negli ultimi anni, le banche centrali hanno aumentato drasticamente le loro riserve d’oro. Nel 2022 la Banca popolare cinese ha ripreso a comprare questo metallo prezioso per la prima volta dal 2019, aggiungendo 62 tonnellate nei soli mesi di novembre e dicembre del 2022.
“Avendo accumulato 1.448 tonnellate tra il 2002 e il 2019, si tratta di dati significativi, considerata la posizione storica della Cina come grande acquirente di oro,” afferma il World Gold Council (WCG).
Oltre a detenere semplicemente oro, alcune banche centrali utilizzano l’oro come strumento per stabilizzare le proprie valute.
Il meccanismo è abbastanza semplice: quando una valuta sta affrontando un momento di crisi, una banca centrale può vendere parte delle sue riserve auree per acquistare la propria valuta, rafforzandola.
Il fatto che l’oro sia riconosciuto a livello internazionale aiuta, perché lo rende un bene importante per qualsiasi istituzione finanziaria. Secondo l’esperto finanziario James Rickards, “l’oro non è una merce, è denaro”. (Fonte: Business Insider)
Oro, indicatore di tendenze economiche più ampie nei mercati finanziari
Le fluttuazioni del prezzo dell’oro possono quindi spesso anticipare o riflettere i movimenti dell’economia globale.
👉 Ad esempio, un improvviso aumento della domanda di oro può indicare una crescente sfiducia nei confronti dei mercati finanziari o crescenti preoccupazioni sull’inflazione.
Al contrario, quando la fiducia nell’economia è elevata, la domanda di oro potrebbe diminuire poiché gli investitori si spostano verso asset ad alto rendimento.
Oro, un asset innegabile per diversificare il proprio portafoglio
Nel mondo della finanza si dice spesso di “non mettere tutte le uova nello stesso paniere”. 🪺
Per questo, serve diversificare il proprio portafogli.
Diversificare il proprio portafoglio di investimenti significa distribuire i propri investimenti su diversi tipi di attività, al fine di ridurre il rischio.
In poche parole, invece di concentrare tutto il tuo capitale in un unico investimento (e quindi esporlo completamente alle fluttuazioni di tale investimento), la diversificazione ti permette di distribuire il rischio su diversi asset, non necessariamente correlati tra loro.
Perché e come viene utilizzato l’oro per diversificare e gestire i rischi finanziari?
Grazie alla relazione tra oro e mercati finanziari e alla bassa correlazione del metallo con le attività finanziarie tradizionali, l’oro è uno strumento di diversificazione ideale.
Questo si deve a:
- Stabilità: l'oro ha un valore intrinseco che non può essere eroso dall'inflazione o dalla svalutazione monetaria, rendendolo un'eccellente copertura contro le perdite durante i periodi di incertezza economica e di crisi dei mercati finanziari.
- Protezione dall'inflazione: come accennato in precedenza, l'oro è spesso considerato un modo di proteggere gli investimenti contro l'inflazione, proteggendo così il potere d'acquisto dell'investitore.
- Rendimento non correlato: l'oro non segue necessariamente i movimenti dei mercati finanziari. Pertanto, quando le azioni scendono, l’oro può rimanere stabile o aumentare, compensando le perdite.
- Tassazione vantaggiosa: se sai come farlo, investire in oro può essere la scelta ideale per evitare di pagare tasse molto alte. Puoi scoprire di più sulle tasse sull’oro qui.
Per comprare oro da investimento in modo intelligente, proteggendo i tuoi risparmi dall’inflazione e dall’instabilità dei mercati finanziari, devi scegliere con cura il rivenditore.
La scelta migliore è sempre quella di un rivenditore riconosciuto che sia associato a zecche, raffinerie e società con un’ottima reputazione nel settore, in grado anche di offrire servizi complementari, come la custodia gratuita.
Noi di GOLD AVENUE siamo fieri di far parte di MKS PAMP GROUP, leader mondiale nel settore dei metalli preziosi!