La città di Wuhan, in Cina, è tristemente famosa per essere stata l’epicentro della pandemia di COVID-19.
Ma è anche la sede di una società quotata al NASDAQ, la Kingold Jewelry, attualmente al centro di una delle più grandi truffe dell’oro della storia. La società, che ha iniziato come stabilimento di lavorazione dell’oro, è rapidamente diventata uno dei maggiori produttori di gioielli in Cina.
Ma la crescita è stata alimentata dal debito, un grosso debito.
Nel 2013, la Kingold ha iniziato a impegnare le proprie riserve auree come collaterale per aumentare il debito a basso costo. Nel 2019 aveva impegnato 2,7 milioni di once (83 tonnellate) d’oro, ovvero più di 4 miliardi di dollari!
Sopra: grafico del prezzo azionario Kingold
Alla fine, la Kingold non è riuscita a ripagare il debito e i creditori hanno confiscato l’oro impegnato come collaterale.
Ma quando hanno cercato di venderlo per coprire le perdite, si sono resi conto che non si trattava di lingotti d’oro bensì di lingotti di rame ricoperti d’oro! 😲
Ad oggi, non si conosce ancora l’ammontare esatto della truffa e nemmeno il numero di persone e di società coinvolte. Quello che si sa è che l’oro era stato verificato e assicurato da una compagnia assicurativa governativa...
Non è il primo scandalo di questo tipo in Cina: esso ricorda una truffa del 2016, che aveva coinvolto un’altra società cinese, la Tongguan Co-Op, che aveva aggiunto al bilancio 1,5 milioni di once di oro finto.
Di fronte a frodi di questa entità, è lecito chiedersi:
Quanti prestiti sono garantiti da prodotti falsi?
Photo credit: Ted McGrath
