La settimana in breve: l’inflazione USA galoppa, crisi delle obbligazioni britanniche

Newsdesk

5 minuti di lettura

14 ott 2022

Una pila di dollari americani, tre pile di monete d’oro, un edificio bianco con il simbolo del dollaro e il simbolo della percentuale con una freccia su sfondo azzurro.

15/10/22: l’inflazione al consumo negli Stati Uniti supera le previsioni, il mercato obbligazionario britannico di nuovo in ebollizione, il mercato del lusso non conosce crisi, Musk si trasforma in “venditore di profumi”. E molto altro.

💡Citazione della settimana

“Ora che la tempesta minaccia l’economia mondiale, i decisori devono avere la mano ferma. Quest’anno o l’anno prossimo, un terzo dell’economia globale dovrebbe contrarsi mentre i redditi reali si riducono e i prezzi aumentano”. Fondo Monetario Internazionale

Notizie dal mondo degli investimenti

L’inflazione dell'indice dei prezzi al consumo statunitense supera le previsioni, facendo precipitare i mercati: a settembre, l’inflazione al consumo negli Stati Uniti è cresciuta dello 0,4%, oltre le previsioni dello 0,3% del Dow Jones e nonostante gli aumenti aggressivi dei tassi da parte della Fed. (CNBC)

In reazione ai dati relativi all’inflazione, giovedì il Dow Jones Industrial Average è calato di 500 punti, raggiungendo il livello minimo dal 2020, per poi riprendersi e crescere di 800 punti al termine della sessione di trading. Lo Stoxx 600 paneuropeo, invece, è calato dell’1,2%.

💡Leggi il nostro SPOTLIGHT per scoprire alcuni consigli pratici per combattere l’inflazione elevata.

Scende la quotazione dell’oro. Giovedì il prezzo dell’oro è sceso di oltre l’1%, raggiungendo il livello più basso delle ultime due settimane, dopo che i dati di settembre sull’inflazione USA, più alti del previsto, hanno rafforzato le aspettative del mercato sul proseguo degli innalzamenti aggressivi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

I dati “preannunciano che la Fed dovrà essere ancora più aggressiva nel combattere le pressioni inflazionistiche aumentando i tassi di interesse ad un ritmo più sostenuto” e, quindi, l’oro è sotto pressione, ha dichiarato a Reuters David Meger, direttore del trading metalli presso High Ridge Futures.

L’inflazione persiste. L’indice dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti o PPI (una misura dei prezzi di vendita praticati dai produttori di beni e servizi) è cresciuto dello 0,4% a settembre, contro lo 0,2% previsto dal Dow Jones. (CNBC)

Il PPI è salito dell’8,5% su base annua, in leggero calo rispetto all’8,7% di agosto.

Nell’ultimo anno, l’inflazione galoppante ha rappresentato la questione più scottante sia in Europa che negli USA, e il costo della vita ha raggiunto i livelli più alti degli ultimi 40 anni.

La sede della Banca d’Inghilterra nella City di Londra fotografata in occasione della presentazione da parte della banca di un piano di salvataggio del mercato obbligazionario del paese.

Tempesta in arrivo. Il Fondo Monetario Internazionale ha chiesto alle banche centrali di “portare a termine la corsa” nella battaglia contro l’inflazione, pur avvertendo che un terzo dell’economia mondiale sarà in recessione l’anno prossimo. Il Fondo ritiene che la situazione è destinata ad aggravarsi per via dell’aumento del costo della vita, della guerra in Ucraina e del rallentamento della Cina. (FMI)

“La guerra in Ucraina continua a imperversare e un’ulteriore escalation potrebbe esacerbare la crisi energetica. Il nostro rapporto sulle prospettive economiche mondiali di ottobre presenta una valutazione del rischio in linea con le proiezioni di riferimento. Con una probabilità del 25%, l’anno prossimo la crescita mondiale potrebbe scendere sotto il 2%, ai minimi storici. Questo è successo soltanto cinque volte dal 1970”, ha dichiarato Pierre-Olivier Gourinchas, consigliere economico del FMI.

Il mercato obbligazionario britannico in subbuglio. Nel tentativo di riportare l’ordine nel caotico mercato obbligazionario britannico, martedì la Banca d’Inghilterra ha deciso di estendere il suo programma d’acquisto di obbligazioni d’emergenza. (CNBC)

La BoE aveva dato il via al suo piano di emergenza lo scorso 28 settembre dopo che una vendita massiccia di titoli di Stato, detti “gilts”, aveva minacciato di far crollare vari fondi d’investimento, detenuti principalmente dai fondi pensione del paese.

La situazione “è molto, molto seria”. Jamie Dimon, CEO di JPMorgan Chase, ha avvertito che una serie di problemi “molto, molto seri” potrebbe far sprofondare l’economia USA e quella mondiale in una recessione a metà del 2023. Tra i campanelli d’allarme, ha citato l’inflazione galoppante, l’aumento dei tassi di interesse e la guerra russo-ucraina. (CNBC)

Si tratta di questioni molto, molto serie, che penso possano spingere gli Stati Uniti e il mondo — voglio dire, l’Europa è già in recessione — e che penso possano far sprofondare gli USA in una sorta di recessione tra 6-9 mesi”, ha detto Dimon.

La bandiera del Portogallo con sopra una moneta di Bitcoin crepata in oro a simboleggiare i piani di Lisbona di tassare i guadagni crypto.

Il Portogallo propone una tassa sulle crypto. Il Portogallo, che ha uno dei migliori regimi fiscali in materia di criptovalute d’Europa, avrebbe intenzione di iniziare a tassare i guadagni sugli acquisti di monete digitali detenute da meno di un anno. (Bloomberg)

Si tratterebbe di una svolta per un paese che, attualmente, non prevede tasse sui guadagni crypto, ad eccezione di quelli provenienti da attività commerciali o professionali. Ma le cose sembrano destinate a cambiare.

Secondo una proposta sottoposta al Parlamento lunedì, i guadagni sulle criptomonete detenute da meno di un anno sarebbero tassati al 28%.

📸 Immagine della settimana

Le speranze che le obbligazioni possano proteggere i portafogli degli investitori da una recessione svaniscono a causa della stagflazione.
“Le obbligazioni del mio portafoglio mi proteggeranno dalla recessione. Stagflazione”.

L’opinione

Come sopravvivere a una recessione in tre semplici step: 1. Essere ricchi. 2. Avere un sacco di soldi. 3. Non essere poveri. “Dovrei scrivere un libro e vendere queste informazioni preziose, invece le sto dando a te, caro lettore. Probabilmente è per questo che non riesco a superare il primo step”. (Bloomberg Opinion)

Mentre il resto del mondo tenta di sopravvivere alla crisi geopolitica e al massacro economico, i ricchi sembrano vivere in un altro mondo, scrive Andrea Felsted di Bloomberg.

“Basta guardare i recenti risultati del colosso del lusso LVMH per chiedersi quanto potrà durare la ‘luxonomia’.”

Il gigante del lusso LVMH ha pubblicato il bilancio commerciale relativo al terzo trimestre. E indovina un po’? Al 30 settembre, in tre mesi, si è registrato un incremento delle vendite del 19%, escluse fusioni, acquisizioni e fluttuazioni monetarie, mentre la moda e la pelletteria hanno avuto una crescita organica del 22%. Entrambi i risultati hanno superato le previsioni degli analisti.

Altre notizie

Un’automobile ad una stazione di servizio fotografata mentre continuano gli scioperi in Francia e la crisi energetica in Europa.

Sciopero carburante. Dopo settimane di scioperi in alcune delle principali raffinerie del paese, il governo francese ha deciso di mettere fine ai blocchi di alcuni depositi di carburante. Mentre le trattative sugli stipendi tra dirigenti e sindacati non hanno fatto grandi passi in avanti, la carenza di benzina riguarda ormai quasi un terzo delle stazioni di servizio del paese. (Bloomberg)

A inizio settimana, la premier Elisabeth Borne ha dichiarato che il suo governo aveva iniziato a precettare i lavoratori dei depositi Exxon Mobil Corp., dove due sindacati sono riusciti a trovare un accordo con la compagnia sugli aumenti di stipendio.

Escalation della guerra in Ucraina. I missili russi hanno colpito più di 40 città e villaggi ucraini. Una risoluzione dell’Assemblea generale dell’ONU ha definito “illegale” l’annessione delle regioni ucraine da parte di Mosca, e gli alleati dell’Ucraina si sono impegnati a inviare più aiuti militari. (Reuters)

In un discorso alla televisione, il presidente Vladimir Putin ha dichiarato che gli attacchi dell’esercito russo sono stati perpetrati in risposta all’esplosione che ha danneggiato il ponte tra Russia e Crimea.

E infine…

Il CEO di Tesla Elon Musk immortalato in occasione di un evento ufficiale.

Pronti per il muschio di Elon? Come molte altre celebrità, anche l’uomo più ricco del mondo ha lanciato il proprio profumo dal nome piuttosto disgustoso: “Burnt Hair” (Capelli bruciati). La migliore fragranza sulla Terra” costa 100 $ a flacone ed è presentata come “l’essenza del desiderio ripugnante”. (Reuters)

Contrariamente a quanto si possa immaginare, il profumo sta già andando a ruba. In poche ore Musk ha già venduto l’equivalente di 1 milione di dollari in profumi.

 

Alla prossima settimana!

 

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